AGI – Il giudice monocratico di Roma ha stabilito, con la condanna a 3 anni per Andrea Piazzola, l’ex assistente e factotum di Gina Lollobrigida, anche una provvisionale immediatamente esecutiva di mezzo milione di euro a favore dei familiari dell’attrice. Il giudice ha inoltre deciso il dissequestro della villa sulla Appia Antica.
L’uomo è accusato di circonvenzione di incapace per aver sottratto beni dal patrimonio dell’attrice tra il 2013 e il 2018. La procura, lo scorso 18 settembre, aveva sollecitato una condanna a 7 anni e mezzo per l’ex factotum della Lollobrigida.
La pm Eleonora Fini aveva evidenziato lo “stato di fragilità” in cui si trovava Lollobrigida, con periti e consulenti che nel corso del dibattimento hanno concordato su un “indebolimento della capacità di intendere e autodeterminarsi e di decidere autonomamente con una parziale deficienza psichica”. Lollobrigida era quindi “suggestionabile, tenuta in isolamento, in uno stato di vulnerabilità” aveva concluso la pm. “Credo di essere stato l’unico a essersi preso cura di Gina Lollobrigida con amore e continuo a farlo. Non ho mai visto a Subiaco (dove l’attrice è sepolta ndr) il figlio, il nipote o il presunto marito”, aveva dichiarato Piazzolla in aula.
“Fatta giustizia”
“Un giudice estremamente preparato del tribunale di Roma ha riconosciuto la ragionevolezza delle nostre ipotesi e finalmente è stata fatta giustizia”, ha commentato l’avvocato Michele Gentiloni Silverj, legale della famiglia Lollobrigida, dopo la sentenza.
Il figlio: “Non si doveva arrivare a tanto”
“E’ comunque un dolore, ma la sentenza fa giustizia. La verità è che pero’ non si doveva proprio arrivare a questo”, ha dichiarato all’AGI Milko Skofic, figlio di Gina Lollobrigida. “Si tratta di una vicenda amara che non doveva proprio succedere, sono arrivato psicologicamente svuotato a questa sentenza”, aggiunge. Un rimpianto? Il tempo perso con il processo che mi ha impedito di stare vicino a mia madre quanto avrei voluto e anche gli anni persi da lei”.