giovedì 16 novembre 2017 22:56
ROMA – Luciano Moggi parla della crisi del calcio italiano dopo l’esclusione dai Mondiali e racconta la sua versione dell’approdo di Ventura sulla panchina dell’Italia. «Doveva andare alla Lazio, poi hanno richiamato Simone Inzaghi da Salerno e lui l’hanno mandato in Nazionale – ha dichiarato in un’intervista al programma di La7 “Piazza Pulita” – C’entra Lotito? Questo lo possono capire le persone. Capitai all’hotel Quadrifoglio, arrivò il dirigente della Salernitana con Ventura e poco dopo arrivò Lotito. Poi Tavecchio annunciò che avrebbe detto chi sarebbe stato l’allenatore della Nazionale: già sapevo sarebbe stato Ventura. Lotito è bravo, però il danno che ha arrecato è enorme. Il prossimo presidente dopo Tavecchio? Andrea Agnelli».
INADATTO – Moggi poi svela un aneddoto riguardante un suo incontro con l’ex ct azzurro: «Mi trovavo in tribuna per Milan-Juve e Gian Piero venne a salutarmi. Mi disse: “Ti conquisterò”. Ma cosa doveva conquistare? Gli dissi che doveva soltanto motivarla e portare avanti quanto aveva iniziato Antonio Conte. E’ capace di farlo? Io non credo. L’Italia è un club in cui ci dovrebbero essere dei dirigenti capaci che aiutano l’allenatore. Ventura non ha mai vinto campionati, ha sempre avuto squadre dalla metà della classifica in giù».
NAZIONALE –Moggi suggerisce soluzioni per uscire dalla crisi: «I settori giovanili sono curati meno e nei settori giovanili ci sono gli stranieri. E’ il male del calcio italiano, bisogna evitare l’entrata di stranieri di seconda scelta. Io prendevo Trezeguet, Henry, Zidane, giocatori che potevano fare la differenza. Il calcio italiano era più in salute. Non c’è riconoscenza per quei dirigenti. Con il sottoscritto si vincevano i Mondiali, da lì in avanti siamo stati eliminati al primo turno o non ci siamo andati».