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Lettera di Cospito dal carcere: “Pronto a morire contro il 41 bis” 

Mar 3, 2023

AGI – “Oggi sono pronto a morire per far conoscere al mondo cosa è veramente il 41 bis“. Lo scrive in una missiva letta dall’AGI dal carcere di Opera Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da oltre quattro mesi per protestare contro il carcere duro. La lettera risale a gennaio.

“Ora tocca a me – prosegue nella lettera manoscritta in stampatello – prima mi avete mostrificato come il terrorista sanguinario, poi mi avete santificato come l’anarchico martire che si sacrifica per gli altri, adesso mostrificato di nuovo. Quando tutto sarà finito, non ho dubbi, portato sull’altare del martirio. Grazie, non ci sto ai vostri sporchi giochi politici non mi presto“.

L’anarchico si dice “convinto che la mia morte porrà un intoppo a questo regime (il 41 bis, ndr)  e che i 750 che lo subiscono da decenni possano vivere una vita degna di essere vissuta, qualunque cosa abbiano fatto”.
 

“Rivendico con orgoglio le mie azioni” 

Nella lettera scritta da Opera, Alfredo Cospito dice di rivendicare “con orgoglio” anche le azioni che l’hanno portato in carcere. Questo il passaggio: “Ho sempre rivendicato con orgoglio le mie azioni (anche nei Tribunali, per questo mi trovo qui) e mai criticato quelle degli altri compagni, tanto meno in una situazione come quella in cui mi trovo”. “Non mi sono mai associato ad alcuno – prosegue – e quindi non posso dissociarmi da alcuno, l’affinità è un’altra cosa”.

Non cedo ai ricatti dello Stato 

“Porterò avanti la mia linea fino alle estreme conseguenze – scrive ancora Cospito – non per un ricatto ma perché questa non è vita. Se l’obbiettivo dello Stato italiano è quello di farmi dissociare dalle azioni degli anarchici fuori, sappia che io ricatti non ne subisco da buon anarchico“.

L’Onu invita l’Italia al rispetto degli standard di detenzione

Intanto l’Onu invita l’Italia a rispettare in relazione alla sua detenzione “gli standard internazionali e gli articoli 7 (divieto di tortura e trattamenti o punizioni disumane o degradanti  divieto di sottoposizione, senza libero consenso, a sperimentazioni mediche o scientifiche) e 10 (umanità di trattamento e rispetto della dignità umana di ogni persona privata della libertà personale) del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici detentive”. Lo scrive il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite come “misura provvisoria” dopo che la difesa dell’anarchico gli si era rivolto in seguito alla bocciatura della richiesta di revoca del 41 bis da parte della Cassazione. Nel documento, l’Onu annuncia la “presa in carico” della petizione dell’avvocato Flavio Rossi Albertini e si pronuncerà più avanti nel merito. La richiesta di garantire il rispetto di una detenzione conforme agli standard non è, spiega l’Onu, un giudizio sulle condizioni attuali in cui è recluso a Opera Cospito che deve ancora arrivare.   

 

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