Sulla legittima difesa il farsi giustizia da soli “è una logica che arbitrariamente gran parte della stampa vuole veicolare”. Così il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a margine dell’inaugurazione degli uffici di prossimità di Firenze. “I cittadini – ha detto Bonafede – non pensano assolutamente di armarsi, non pensano assolutamente di sparare, pensano e pretendono che lo Stato li protegga. E questa è la mia idea del rapporto Stato-cittadini”.
Secondo Bonafede “la sicurezza la deve garantire il governo, la deve garantire lo Stato. La legge sulla legittima difesa non ha nulla a che fare con la sicurezza dei cittadini, riguarda la possibilità per un cittadino che si è difeso a casa sua o nel suo capannone, come è successo ad esempio in Toscana, ed aver subito una marea di furti di notte, almeno se si deve difendere, come è giusto perché è giusto che ci sia un fascicolo, che ci sia un’indagine però che possa essere libero di difendersi e provare che era legittima difesa senza attraversare un calvario di tre gradi di giudizio”.
“La legge sulla legittima difesa seguirà sicuramente il binario parlamentare: la maggioranza ha già trovato un’approvazione al Senato, adesso deve andare alla Camera, non c’è niente da aggiungere”, ha poi aggiunto il Guardasiglii. ” La legge migliora la norma che attualmente è vigente, togliendo quelle zone d’ombra che rischiavano di far entrare il cittadino in un calvario giudiziario che non merita, se si è trovato a difendersi da solo”. Quindi, ha concluso Bonafede, “noi stiamo dalla parte di tutti i cittadini che sono stati costretti a difendersi e hanno bisogno di una legge che gli permetta di non passare il calvario giudiziario”