• 7 Gennaio 2025 5:00

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L’economista Usa: “Germania e Nord Europa con Trump soffriranno più dell’Italia”

Gen 5, 2025

AGI – “Per il presidente eletto questo è comunque l’ultimo mandato, ma per i suoi deputati e senatori no. Quindi mi aspetto una politica economica fatta di compromessi, meno agguerrita delle promesse elettorali“: questa la previsione dell’economista americano Paul Donovan di Ubs per il secondo mandato di Donald Trump, formulata in un’intervista a Repubblica.

“Mi aspetto che i dazi” all’Europa “aumenteranno in maniera selettiva, sull’entità e l’impatto che questo avrà sui singoli Paesi e sui settori colpiti, è troppo presto per fare delle previsioni accurate”, ha detto Donovan. “Trump punterà con i dazi a difendere l’industria americana, in Europa il settore automotive e l’acciaio sentiranno certamente un impatto”, è la previsione di Donovan, “se Trump decide di tassare il bourbon e i vini fa una scelta politica, non mi aspetto che imporrà dazi su borse o vestiti di lusso, dove l’industria Usa non ha una manifattura forte”.

Per l’economista, visto che i consumatori tengono ad acquistare più esperienze che beni, “la Germania e il nord Europa soffriranno più dell’Italia e dei Paesi del sud Europa: a nord non c’è turismo, si producono ed esportano soprattutto beni, non esperienze come cibo, abiti e il divertimento in genere”.

Per il ‘chief economist’ di Ubs Global Wealth Management, anche il 2025 inizia sotto una buona stella, nonostante l’incertezza geopolitica e l’arrivo di Trump alla Casa Bianca. “Per prima cosa i fondamentali dell’economia sono buoni, l’inflazione è diminuita, la spesa è aumentata i consumi restano forti e i tassi d’interesse sono scesi e scenderanno ancora. Mi aspetto che nel 2025 la disoccupazione resti bassa e l’inflazione continui a calare portando con sé nuovi tagli del costo del denaro. Quanto alla politica economica del presidente eletto Trump, la domanda che tutti ci poniamo è se attuerà o meno quello che ha promesso in campagna elettorale”.

Per Donovan “l’indipendenza della Fed non è in discussione” anche perché “Trump è molto sensibile all’andamento dei mercati, sminuire la Fed avrebbe un effetto dirompente”: “Credo che sceglierà un governatore più in linea con la sua politica ma non farà forzature”, ha spiegato. 

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