LECCE – Rapinò il titolare di un distributore di carburanti utilizzando l’auto della moglie su cui era installato un sistema gps. Grazie alla geolocalizzazione, i poliziotti della squadra mobile di Lecce hanno ricostruito gli spostamenti della vettura su cui il 10 agosto scorso fu fermato il 42enne Cosimo Palmieri, trovando la prova necessaria per attribuirgli la responsabilità della rapina effettuata il giorno precedente a una stazione di servizio sulla strada statale Lecce-Maglie.
A distanza di tre mesi l’uomo è finito in carcere con l’accusa di rapina aggravata in concorso, mentre prosegue la caccia al complice (probabilmente straniero). Erano due gli uomini che il 9 agosto arrivarono al distributore a bordo di un’Alfa 147 con targa sovrapposta per coprire i reali numeri e le lettere. Uno dei due guidava, l’altro aggredì il titolare dell’esercizio commerciale e gli rubò il portafogli che conteneva 400 euro. Grazie alle videocamere di sorveglianza i poliziotti risalirono all’automobile e il giorno dopo la fermarono per un controllo mentre passava nella zona industriale di Lecce, dove si trovano diversi distributori.
A bordo c’erano Palmieri con un cittadino marocchino: sul sedile invece un pezzo di maglietta con due fori, utilizzato come passamontagna, una mannaia e un coltello.
Messo alle strette, il leccese ammise di avere utilizzato la vettura della moglie anche il giorno precedente. Ma agli investigatori mancava la prova certa che proprio quell’Alfa fosse stata utilizzata per la rapina. A rendere definitiva la ricostruzione ha provveduto l’esame delle mappe memorizzate dal satellitare installato sulla vettura, che ha riportato il passaggio sulla statale Lecce-Maglie e consentito alla pm Maria Vallefuoco di chiedere e ottenere l’arresto di Palmieri.