AGI – A due giorni dal processo di revisione, a Erba, in piazza del Mercato, vicino alla corte dove l’11 dicembre 2006 vennero uccise 4 persone appaiono due statue raffiguranti Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage. L’opera intitolata ‘The Lovers’ è dell’artista torinese Nicolò Tomaini che cita una storica installazione di Marina Abramovic, ‘Rest energy’, in cui lei e il suo compagno stanno uno di fronte all’altra. Una figura tiene in mano un arco, in questo caso è Olindo, un’altra tende una freccia pronta a essere scoccata verso chi le sta di fronte.
Le statue sono state posizionate lunedì notte sotto al portico davanti a una videocamera rivestita in oro. “La giostra riparte – spiega Tomaini sui social -. Quella che era una verità suggellata attraverso i tre gradi del processo viene disfatta e smembrata con gli stessi mezzi che tanto avevano preso parte al suo consolidamento. E, normale esito della società della ‘separazione compiuta’, si riparte dalla caotica girandola dell’enfatizzazione dei dettagli: la confessione, i testimoni inattendibili, quelli attendibili, le tracce forensi, la loro assenza, in un caotico profluvio di particolari slegati e contraddittori. Restano alla fine le immagini statiche di Olindo e Rosa, tanto incredibili da dover essere vere”.