AGI – Adidas, nonostante la buona trimestrale, sta valutando di ridurre il personale nella sede centrale per snellire le sue strutture, mentre il concorrente Puma prevede tagli dopo i risultati deludenti. Per “garantire il successo a lungo termine di Adidas” è stato avviato un processo per “adattare le nostre strutture alla realtà del nostro modo di lavorare”, il che potrebbe avere ripercussioni sul numero di posti di lavoro.

“La sede centrale è a Herzogenaurach”, ha riferito un portavoce dell’azienda bavarese, non confermando però la cifra di un massimo di 500 tagli sui circa 5.800 della sede centrale come riportato dal mensile economico Manager Magazin.

La storia dei marchi

I marchi sono legati da un vincolo famigliare. All’inizio degli anni ’20, i fratelli Adi e Rudolf Dassler fondano la loro fabbrica di scarpe a Herzogenaurach. Adi è un visionario e un inventore, Rudolf è un talento di vendita, e assume la parte commerciale. Ma durante la seconda guerra mondiale i fratelli si dividono, uno va al fronte e l’altro rimane in fabbrica. A guerra finita gli Alleati scoprono che la compagnia ha fabbricato armi per i nazionalsocialisti durante la guerra. Solo una volta appreso che la società Adidas fabbricò le scarpe con le quali Jesse Owens vinse quattro medaglie d’oro ai Giochi Olimpici del 1936, abbandonano il loro piano di distruggere la fabbrica.

Così i fratelli decidono di continuare la produzione di scarpe, ma con fabbriche distinte. Nasce così un’azienda che Rudolf chiamerà come il suo soprannome: Puma.

Il piano di intervento

“Collaboreremo a stretto contatto con il comitato aziendale per sviluppare questi cambiamenti”, ha aggiunto.  Il brand a tre strisce è tornato in forma dopo la dolorosa rottura con il rapper Kanye West nel 2022, registrando un aumento di cinque volte dell’utile operativo nel corso dell’anno 2024, secondo i risultati preliminari pubblicati martedi’.

La storica rivale Puma, con sede anch’essa a Herzogenaurach, ha annunciato un “programma di efficienza” per “ottimizzare i costi e migliorare le operazioni”, in un comunicato stampa che riporta i dati preliminari per l’ultimo trimestre del 2024 inferiore alle attese.