AGI – Le Poste statunitensi (Usps) non accetteranno “temporaneamente” e “fino nuovo avviso” i pacchi provenienti dalla Cina e da Hong Kong. Lo ha fatto sapere l’Usps senza specificare i motivi della decisione ma precisando che “la posta ordinaria non sarà toccata” dal blocco. Le azioni delle società cinesi di e-commerce sono crollate dopo l’annuncio.
Hong Kong è scesa di oltre l’uno per cento, con il gigante dell’e-commerce JD.com che ha perso quasi il quattro per cento e il rivale Alibaba, anch’esso in calo dopo la notizia della sospensione del servizio postale statunitense. L’annuncio di Trump sui dazi contro la Cina includeva la rimozione di un’agevolazione – utilizzata dalle aziende cinesi di e-commerce – che esentava dai dazi i piccoli pacchi di valore inferiore a 800 dollari.
La risposta della Cina
La ritorsione della Cina scatterà il 10 febbraio: colpirà fino al 15% su carbone e gas, fino al 10% su greggio, auto e macchinari agricoli, nel mirino alcuni marchi della moda Made in Usa. Pronto un ricorso al Wto e contro Google. Washington concorda una tregua di un mese con Messico e Canada.