• 17 Gennaio 2025 20:46

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Le opere di Andy Warhol e Banksy esposte nella sede della Regione Lazio

Gen 17, 2025

AGI – Due opere, una di Andy Warhol e l’altra di Banksy, sono state esposte nell’atrio della sede della Regione Lazio di via Cristoforo Colombo a Roma. I quadri saranno visibili anche al pubblico il primo e il terzo sabato di ogni mese dalle ore 9 alle ore 13, fino al 2 giugno 2025.

La cerimonia di inaugurazione dell’allestimento si è svolta alla presenza del presidente Francesco Rocca, dell’assessore alla Cultura, Simona Baldassarre, e del presidente di LAZIOcrea, Marco Buttarelli. Si tratta di un’occasione per portare il bello nelle sedi amministrative e promuovere la mostra Warhol Banksy, curata da Sabina de Gregori e Giuseppe Stagnitta, al WeGil fino al 6 giugno 2025, patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea.

 

 

“Con l’iniziativa di oggi il palazzo della Regione diventa contenitore di bellezza grazie a opere emblematiche di due artisti visionari che hanno cambiato i paradigmi della Pop Art. Vogliamo così aprire le sedi istituzionali all’arte moderna e contemporanea, per chi frequenta queste strutture per lavoro, convegni, seminari. Ma anche per i cittadini. La Regione Lazio deve essere la casa di tutti, anche quando si tratta di arte, di bellezza, di partecipazione”, ha spiegato il presidente Francesco Rocca.

 

 

“È significativo ricevere oggi, qui in Regione, due opere di due artisti iconici, protagonisti dell’arte a livello globale e capaci di ribadire il ruolo centrale di Roma nel mondo della cultura. Artisti protagonisti di una mostra che abbiamo inaugurato al WeGil di Trastevere, e che sta dando ulteriore lustro a questa straordinaria opera di architettura razionalista di proprietà della Regione Lazio, che abbiamo rilanciato per renderla sempre più palcoscenico dei fermenti di questa città. Lo abbiamo fatto, stabilendo un continuo dialogo tra globale e locale, tra artisti affermati, come Warhol e Banksy, e nuove leve. Con l’allestimento di oggi, portiamo infine l’arte e la cultura nella sede della Regione, in un luogo pubblico e di lavoro, con una forte valenza simbolica. Le mostre sui linguaggi d’avanguardia e contemporanei ci consentono di ribadire che Roma non è solo la grande bellezza dell’arte classica e del barocco, ma è caput mundi dell’arte perché capace di mettere in mostra e mettersi in mostra nel contemporaneo e negli stili dell’oggi. E la Regione, oggi, incarna questa ambizione che è la ragione d’essere di tutto il Lazio, terra di bellezza”, ha dichiarato l’assessore Simona Baldassarre.

L’evento, organizzato presso la Presidenza della Regione Lazio, vuole essere un omaggio di MetaMorfosi Eventi e Emergence Festival, produttori e organizzatori della mostra, al supporto offerto dalle istituzioni regionali all’organizzazione dell’esposizione che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica.

Le due opere, Cow di Andy Warhol e Jack & Jill (Police Kids) di Banksy, documentano il percorso innovativo e rivoluzionario di due grandi artisti che hanno cambiato il modo di vivere l’arte degli ultimi 50 anni. Un confronto tra due artisti e due personalità apparentemente distanti: il favoloso mondo di Andy Warhol, l’artista più fotografato al mondo, famoso e onnipresente, contro l’anonimo Banksy, che ha reso la sua arte un evento mediatico mondiale.

In Jack & Jill (Police Kids) (serigrafia su carta del 2005, 50×70 cm) Banksy affronta ancora una volta i temi legati all’infanzia. Nel suo libro Wall and Piece scrive: “Molti genitori sarebbero disposti a fare qualsiasi cosa per i loro figli, tranne lasciarli essere sé stessi”. È necessario partire da questo pensiero per comprendere il significato di un’immagine in cui due bambini saltano gioiosi in quella che sembrerebbe normalissima acqua. L’aspetto di un’infanzia spensierata è contraddetto dai giubbotti antiproiettile con la scritta “Police” indossati dai due ragazzini. Jack & Jill ha lo scopo di far lavorare la percezione sul paradosso che mette in tensione la presunta innocenza dell’infanzia, le preoccupazioni dei genitori e la tendenza ad una società “militarista” che eccede nella protezione familiare.

Di Andy Warhol è esposto un frammento della carta da parati Cow Wallpaper firmata e autenticata dalla Fondazione Warhol. Cow Wallpaper fu una delle prime stampe di Andy Warhol e venne creata nel 1966 dietro al consiglio del commerciante d’arte Ivan Karp. Quest’ultimo propose all’artista di utilizzare come soggetto la mucca, definendo l’animale “meravigliosamente pastorale” e sostenendo che essendo un’immagine così duratura nella storia dell’arte era quella giusta per essere trasformata in Opera Pop Art. L’artista decise di stampare l’immagine su un rotolo di carta da parati ed il risultato finale furono delle coloratissime mucche rosa su uno sfondo giallo brillante. La Carta da Parati di Andy Warhol venne usata in seguito durante una famosissima mostra presso la galleria d’arte Castelli, che tappezzò interamente le sue pareti con la carta da parati della mucca gialla.

Warhol Banksy, al WeGil fino al 6 giugno 2025, ospita oltre 100 opere, provenienti da famose collezioni private di tutto il mondo e da importanti gallerie d’arte. Dalla Kate Moss sensuale di Banksy alla posa della Marylin realizzata da Warhol dopo la morte dell’attrice nel 1962, al significativo ritratto della Regina Elisabetta ritratta da Warhol con il diadema reale a quella di Banksy con le sembianze di una scimmia (Monkey Queen).
E poi i famosi ritratti di Mao, Lenin e Kennedy di Warhol e la Regina Vittoria di Banksy.
Si affrontano in mostra, inoltre, grandi temi comuni a entrambi gli artisti, come ad esempio la Musica. Dischi e manifesti iconici dei due artisti – tra tutti la famosa banana del 1967 della copertina di The Velvet Underground & Nico che sarà in dialogo con l’opera di Banksy dal titolo Pulp Fiction, in cui John Travolta anziché la pistola ha in mano la banana iconica di Warhol. In mostra oltre 50 opere, tra vinili di Warhol firmati e cd con la copertina realizzata da Banksy.

Al WeGil si possono inoltre ammirare anche tre sezioni originali di muri che Banksy dipinse nel 2009, nel 2010 e nel 2018 e provenienti da collezioni private, eccezionalmente esposti per la prima volta a Roma. I tre muri di grandi dimensioni e diverse tonnellate di peso sono stati trasferiti dal nord Europa essendo di proprietà di collezionisti privati con un trasporto eccezionale su strada e posizionati nello spazio esterni del WeGil con una gru, quindi protetti con teche in legno e vetro per proteggere le immagini realizzate da Banksy. Nel dettaglio i tre muri sono: Season’s Greetings, apparso nel 2018 Port Talbot, in Galles, nominata in quell’anno dall’OMS la città più inquinata del Regno Unito, in cui appare un ragazzino con le braccia spalancate e la lingua tesa fuori dalla bocca per assaporare i fiocchi di neve che cadono dal cielo, fiocchi che però, girando l’angolo del muro, si scoprono essere cenere che si leva da un bidone dell’immondizia in fiamme. Heart Boy (2009, eseguito a Londra) e Robot/Computer Boy (2010, Devon) sono i titoli delle opere raffigurate su gli altri due muri, e anche in questo caso si tratta di due ragazzini. In particolare, Robot/Computer Boy viene considerato da molti un autoritratto dello stesso Banksy.

 

 

 

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