Negli anni ottanta, lo spopolare delle moto giapponesi in Europa, coincise con la sempre più diffusa presenza di motori quattro cilindri. Questo fenomeno ha dettato legge in termini di costruzione e prestazioni. I modelli più belli e appetibili del mercato, le moto sportive, sono state tendenzialmente equipaggiate con quadricilindrici, tanto che questo schema era presente anche sotto le medie cilindrate come il Suzuki GSF Bandit 400 del 1991. Prima ancora, aziende come Honda, Benelli o Kawasaki, avevano prodotto delle maximoto a sei cilindri in linea. Nel caso di Honda, l’obbiettivo era la potenza e raggiunto lo scopo, si trattò poi di riuscire a scaricare a terra i cavalli nel modo più vantaggioso.