AGI – Parliamo di crudeltà perché altrimenti dovremmo usare epiteti e giudizi molto più pesanti. Selena Gomez, attrice, cantante e modella, è stata costretta a cancellare un video dove piangeva per il trattamento che l’amministrazione Trump sta riservando agli immigrati irregolari messicani al confine con gli Stati Uniti. “A quanto pare non va bene mostrare empatia” sui social “le persone non vogliono”, ha spiegato ancora Gomez commentando così la quantità enorme di critiche, insulti, minacce che ha ricevuto dopo aver condiviso un sentimento profondo e umano coi i suoi oltre 420 milioni di follower su Instagram.
L’attrice 32enne, nata in Texas ma con profonde radici messicane, ha raccontato spesso le condizioni difficili di alcuni membri della sua famiglia, compresa una zia arrivata negli Stati Uniti in condizioni precarie. “Negli anni ’70, mia zia attraversò il confine dal Messico agli Stati Uniti nascosta nel retro di un camion. I miei nonni la seguirono e mio padre nacque in Texas poco dopo. Nel 1992, sono nata cittadina statunitense grazie al loro coraggio e sacrificio”, aveva confessato al TIME nel 2019. Insomma, immigrata di terza generazione ma senza dimenticare il suo passato e, più in generale, le difficoltà di un popolo che la Casa Bianca ha messo nel suo mirino, tra dazi e rimpatri.
“Volevo solo dire che mi dispiace tanto. La mia gente viene attaccata, compresi i bambini. Non capisco. Vorrei fare qualcosa ma non ci riesco. Non so cosa fare ma ci proverò, lo prometto”. Queste erano le parole che accompagnavano le lacrime di disperazione per le deportazioni in atto in molte regioni meridionali del Paese. Lacrime che molti sostenitori dei repubblicani non le hanno perdonato.
Molti commentatori di destra, infatti, esaltati da questi primi giorni di grande energia e attività mostrate da Trump e dalla sua amministrazione, hanno duramente attaccato Selena Gomez per aver mostrato questa vicinanza nei confronti di persone che sono entrate illegalmente nel Paese. Posizioni esacerbate poi dai singoli utenti su X e Instagram che hanno sviscerato pesanti accuse contro chi sottolinea il lato ‘umano’ dell’accoglienza. Critiche diffuse a ogni latitudine e che spesso si basano su assurdità come la famosa “ospitali a casa tua”.
Tra le più pesanti c’è stata sicuramente Tomi Lahren, frequentatrice dei salotti di Fox News e in generale vicina ed estimatrice delle posizioni trumpiane più intransigenti: “Ecco perché non accettiamo consigli politici dalle star bambine della Disney”, ha detto in un video postato sui social diretto a Gomez.
Nella prima settimana da presidente degli Stati Uniti, “seconda edizione”, Trump ha rafforzato la presenza dei soldati ai confini tra Usa e Messico dando vita a una serie di operazioni volte a deportare e rimandare a casa molti immigrati entrati clandestinamente negli ultimi anni attraverso la via messicana. Si parla di ‘retate’ nelle chiese, nei centri di ritrovo e in molti altri luoghi frequentati da coloro che hanno deciso di provare a vivere un’esistenza diversa in un Paese straniero. E che oggi sono stati etichettati come indesiderati.
Selena Gomez, in giro a promuovere Emilia Perez, uno dei film più attesi agli Oscar, ha già fatto molto in passato per migliorare la questione migratoria. Nel 2019 contribuì direttamente alla produzione di “Living Undocumented”, una docu-serie di Netflix che raccontava le storie di 8 famiglie che avevano varcato, illegalmente, il confine. Tutto per sensibilizzare il pubblico sul lato emotivo provato da queste persone. “Sono preoccupata per il modo in cui le persone vengono trattata nel mio Paese. Come donna messicano-americana sento la responsabilità di usare la mia piattaforma, i miei social, per dare voce a chi ha troppa paura per parlare”, disse allora mantenendo una posizione contraria agli scenari messi in campo da Trump. Stavolta, anni dopo, la storia si ripete. Ma la forza dei social, l’odio che riescono a provocare e diffondere, hanno costretto Gomez a fare un passo indietro, a cancellare le sue emozioni pubbliche e a denunciare quello che ormai è ben noto: online spesso non c’è spazio per l’empatia. Anche se hai milioni di fan e seguaci e sei uno dei volti più noti al mondo.