AGI – “Sono 2.100 le persone ammassate nel Centro di accoglienza a Lampedusa. Anche donne (4 sono gravide), bambini, malati e bisognosi di cure dormono per terra, dove pure mangiano, tra i rifiuti. Potrebbero essere foto della Libia. Ma no, è l’Italia“. Fanno il giro del web le foto dell’ex sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, della grave situazione nell’hotpsot di Lampedusa, stipato di migranti, compresi bimbi e donne, nel degrado, tra rifiuti e sporcizia.
Sono 2.100 le persone ammassate nel Centro di #accoglienza a #Lampedusa. Anche donne (4 sono gravide),bambini, malati e bisognosi di cure dormono per terra, dove pure mangiano, tra i rifiuti. I posti letto sono meno di 200. Potrebbero essere foto della #Libia. Ma no, è #Italia pic.twitter.com/rKceI3layF
— GiusiNicolini (@giusi_nicolini)
July 8, 2022
La ricetta del nuovo sindaco
Piede sull’acceleratore dei trasferimenti grazie all’arrivo della nave Diciotti nell’immediato, corridoi umanitari e punti di richiesta di asilo politico direttamente in Africa come progetto nel lungo termine. È la ricetta di Filippo Mannino, neo sindaco di Lampedusa, subito alle prese con l’emergenza sbarchi, con l’hotpost arrivato a contenere 2 mila migranti a fronte di una capienza di 350.
“L’hotspot scoppia e non ci sono grandi soluzioni – dice ad AGI – se non quella di intensificare i trasferimenti. In questo senso ho chiesto alla prefettura di mantenere alta l’attenzione e una prima risposta è l’invio della nave Diciotti in grado di trasportare un numero molto elevato di persone e, quindi, assicurare un rapido alleggerimento della struttura nei momenti più difficili dell’estate come questo”. Mannino ha incassato la solidarietà del leader della Lega, Matteo Salvini, che ha annunciato un suo imminente ‘approdo’ sull’isola.
“La solidarietà – commenta – è sempre bene accetta da qualsiasi parte politica. Le istituzioni nazionali devono impegnarsi per Lampedusa a prescindere dagli orientamenti di partito”. Già mobilitate nave San Marco della Marina militare per trasferire oggi dall’isola circa 600 migranti, dando la precedenza alle persone vulnerabili. Le operazioni di alleggerimento continueranno domani grazie all’impiego di altre unità navali della Guardia di finanza e della Guardia costiera.
Per il sindaco di Lampedusa “il fenomeno andrebbe affrontato in maniera strutturale e non emergenziale. Se siamo in queste condizioni da 30 anni non è più un’emergenza ma è la normalità. Ecco perche’ occorre trovare delle soluzioni strutturali”.
Mannino, quindi, indica quella che potrebbe essere la strada. “A livello territoriale – dice ancora ad AGI – non ci sono grandi alternative. Occorre essere più rapidi e incisivi con i trasferimenti perche’ la struttura non puo’ reggere questi numeri. Se vogliamo arginare il fenomeno dobbiamo evitare che ci sia questo esodo incontrollato”.
Il sindaco di Lampedusa spiega: “Nessuno si sottrae all’accoglienza, ma questa accoglienza non è quella che si attendono i migranti prima di partire. Non abbiamo i mezzi per gestire questi numeri e non potremo averli mai, occorre limitare il fenomeno. Come? Creando dei corridoi umanitari e istituendo dei punti di accesso per le richieste di asilo politico direttamente in Africa. In questo modo ci sarebbe una riduzione del flusso”.