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Le Borse giù con il nuovo tonfo di Wall Street. Spread in calo

Dic 27, 2018

MILANO – Brusco risveglio dopo le feste per le Borse europee. I listini del Vecchio Continente terminano tutti in forte calo, appesantiti anche dai nuovi forti registrati a Wall Street dove Dow Jones e Nasdaq alla chiusura degli scambi in Europa cedono rispettivamente l’1,52% e l’1,96%. Londra chiude a -1,5%, Francoforte cede il 2,37% e Parigi lo 0,6%. Pesante anche Milano, che lascia sul terreno l’1,81%.

Ieri la piazza finanziaria Usa aveva invece ampiamente recuperato i maxi ribassi messi a segno il giorno della Vigilia di Natale, realizzando la miglior seduta dal 2009 con il Dow Jones che ha guadagnato il 4,98% e il Nasdaq il 5,84%. Ad alimentare gli ottimismi aveva contribuito il raffreddarsi delle tensioni commerciali Usa e Cina e soprattutto quelli tra il presidente americano Donald Trump e la Fed. Il posto di Powell è al sicuro “al 100%”, ha spiegato ieri Kevin Hasset, il presidente del consiglio degli advisor economici della Casa Bianca. Schiarite anche su Steven Mnuchin, il segretario al Tesoro su cui il tycoon avrebbe espresso dubbi negli ultimi giorni. Trump – ha spiegato Hasset- “è molto contento” di lui.

Sulla sponda italiana lo spread risale leggermente in mattinata e inverte la rotta nel primo test dopo il sofferto via libera al Senato della Manovra. La Legge di Bilancio torna oggi alla Camera ma appare scontato che il secondo semaforo verde dovrebbe arrivare senza ulteriori modifiche al testo. Il differenziale si ferma così a 251 punti, con il rendimento del titolo decennale italiano al 2,74%. Rendimenti in rialzo nelle aste odierne: il Tesoro ha assegnato tutti i 6,5 miliardi di euro di Bot a sei mesi, con tassi in rialzo allo 0,215% dallo 0,163% del collocamento di novembre. Assegnati anche 2 miliardi di Ctz a 24 mesi, con tasso di interesse invece in calo a 0,699%. La domanda è stata di 3,55 miliardi, pari a 1,78 volte l’offerta.

A Piazza Affari giornata nera per Carige, dopo lo stop a sorpresa all’aumento di capitale per la defezione in assemblea di Malacalza, primo azionista dell’istituto ligure. Il titolo ha terminato in calo del 18,75%. Debutto positivo invece nel Ftse MIb per Amplifon (+3,2%) e Juventus (+1,14%): le due società sono entrate a far parte dell’indice dei 40 titoli principali, al posto di Mediaset e Banca Mediolanum. Tra le valute, l’euro chiude in rialzo sopra quota 1,14 dollari, passando di mano a 1,402 dollari.

Frena il petrolio, dopo il balzo di quasi il 9% di ieri: oggi il future sul Wti è arrivato a cedere oltre il 3% sotto la soglia dei 45 dollari al barile. Calo analogo per il Brent che ha toccato un minimo di giornata a 52,8 dollari.

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