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Le Borse europee perdono slancio. Meglio delle attese i dati sui sussidi Usa

Gen 21, 2021

MILANO – Ore 9.40. Le Borse europee ripartono al rialzo sostenute dalle speranze per il piano di stimoli che la nuova amministrazione Usa si prepara a varare. I mercati si preparano quindi a proseguire nel solco della seduta postiva di ieri, nel giorno del giuramento del nuovo presidente Joe Biden, con i tre principali indici di Wall Street che hanno migliorato tutti il proprio massimo. In mattinata tutti all’insù i listini asiatici, con Tokyo che archivia gli scambi a +0,82%.

In Europa i fari sono invece puntati sulla riunione del consiglio direttivo della Bce di questo pomeriggio. Dopo il rafforzamento delle misure di politica monetaria lanciato in dicembre gli analisti non si attendono nuove decisioni di rilievo, ma l’attenzione è comunque concentrata sulla tradizionale conferenza stampa della presidente Christine Lagarde. “L’odierna riunione di politica monetaria del consiglio direttivo Bce sarà del tutto interlocutoria”, osservano gli analisti di Intesa Sanpaolo. “Un ampio pacchetto di misure è stato approvato a dicembre, e i dati usciti nel frattempo sono pochi e non cruciali per il riesame delle prospettive: sarà necessario del tempo prima di valutare se l’economia procede secondo lo scenario previsto, che includeva già un primo trimestre condizionato negativamente da misure restrittive”.

Nel Vecchio Continente, Milano sale dello 0,25%, Londra cresce dello 0,34%, Francoforte dello 0,46%, Parigi dello 0,27%.

Sulla sponda domestica si mantiene poco mosso lo spread. Il differenziale Btp/Bund apre a 115 punti, dai 114 di ieri, con il rendimento del decennale italiano allo 0,58% sul mercato secondario. Tra le valute, l’euro è in rialzo questa mattina rispetto al dollaro. La moneta unica viene scambiata 1,2127 dollari, con un guadagno dello 0,17%, mentre è poco mossa rispetto allo yen a 125,41 con una variazione di +0,05%.

Dopo i rialzi di ieri, cala invece il prezzo del petrolio. Il Wti con consegna a marzo perde lo 0,3% ed è scambiato a 53,1 dollari al barile. In calo anche il Brent, a 55,8 dollari (-0,4%).

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