MILANO – Ore 10.25. Le Borse ripartono all’insegna dell’ottimismo, dopo l’annuncio del presidente Trumop del rinvio dell’entrata in vigore dei dazi americani sui beni cinesi che sarebbero dovuti scattare dal primo marzo. Il presidente Usa ha parlato di “sostanziali progressi”, così come la delegazione cinese, confermando la volontà di un vertice con Xi Jinping a Mar-a-Lago. Tri i primi a scattare sono stati i listini asiatici, con Shanghai che balza del 5,46%. Bene anche Tokyo, che sale dello 0,48%. In Europa Milano sale dello 0,87%, Londra cresce dello 0,23%, Francoforte dello 0,54% e Parigi dello 0,232%.
Sul fronte delle valute l’euro sale a 1,1352 dollari e 125,50 yen. Drastico calo per lo spread, che cala di 10 punti in avvio, dopo il mancato downgrade da parte di Fitch, che ha confermato il giudizio sul nostro Paese pur prevedendo elezioni anticipate. A Piazza Affari, attenzione puntata ancora su Tim, dopo che ieri Vivendi con un documento ha aperto all’ipotesi di fusione della rete con Open Fiber. In netto rialzo Creval, dopo l’addio dell’Ad Salvetti.
Stabile il prezzo del petrolio. I contratti sul Wti arretrano di 4 cent a 57,22 dollari e quelli sul Brent di 9 cent a 67,03 dollari al barile. Poco mosso anche l’oro, a 1329 dollari l’oncia.