Il mercato dell’auto in Italia frena a marzo. Anche per colpa di un paio di giorni lavorativi in meno, le nuove macchine immatricolate si fermano a 162.083 unità, un dato inferiore rispetto alle 168.324 di un anno fa (-3,7%). Per quanto riguarda i primi tre mesi dell’anno, bisogna invece constatare una crescita del 5,7% sullo stesso periodo 2023 con 451.261 unità immatricolate, anche se il paragone con il periodo antecedente alla pandemia di Covid19 resta impietoso (-16,1% su gennaio-marzo 2019). Sul fronte della transizione energetica, i dati di marzo indicano le BEV ferme a quota 3,3% e le PHEV al 3,5%, sul totale mercato. Sempre troppo poco.
Le elettriche non crescono
Il mercato italiano registra ancora le difficoltà nella crescita delle elettriche e delle plug-in. Il ritardo nello stanziamento degli incentivi ha dato una spinta negativa a tutta la filiera, come ha spiegato anche Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE: “Anche i risultati di marzo delle immatricolazioni di auto BEV e PHEV, in lieve calo rispetto a febbraio le prime e in leggero rialzo le seconde, confermano come la prolungata attesa degli incentivi stia determinando una paralisi del mercato di tali motorizzazioni”, commenta il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci.
“È d’obbligo per noi continuare a sottolineare l’importanza e l’urgenza di rendere presto operativo il nuovo schema incentivi: considerando i tempi tecnici di tutti i prossimi passaggi della normativa ancora necessari, rischiamo di arrivare a perdere metà dell’anno e avere un impatto degli incentivi estremamente limitato sul 2024. Da noi dopo due anni di incentivi, peraltro abbastanza timidi in termini di importi unitari, nel 2022 gli stessi sono stati in sostanza vanificati perché sono state escluse le aziende, vero motore della transizione energetica. Per questo in due anni sono stati accumulati circa 600 milioni di fondi stanziati ma non spesi”, ha aggiunto Crisci.
In compenso, fanno un balzo in avanti le motorizzazioni a benzina che portano la loro quota di mercato al 31,4% del totale. Di contraltare il diesel sprofonda di altri cinque punti, assestandosi al 15,2%, mentre il GPL rimane stabile al 7,6% nel mese di marzo, al pari dell’ininfluente metano ancorato allo 0,2%. Le vetture ibride guadagnano 4,5 punti e salgono al 39,0% di quota, al 38,3% nel cumulato (+2,5 p.p.), con un 11,0% per le full hybrid e 28,0% per le mild hybrid.
La top 10 delle auto più vendute
Ovviamente al primo posto non poteva mancare la più amata dagli italiani, che nel mese di marzo 2024 si conferma saldamente la più gettonata: la Fiat Panda. Si potrebbe dire ancora per poco, perché la Panda che tutti conoscono presto diventerà Pandina, in attesa della nuova generazione che debutterà nel cuore dell’estate di quest’anno. Al secondo posto un’altra vettura molto ricercata, non solo nel Belpaese ma anche in Europa, che è la Dacia Sandero. Sul terzo gradino del podio si staglia la Lancia Ypsilon, non l’ultima arrivata in edizione speciale Cassina, ma la classica citycar che dal 2011 è una fedele compagna degli automobilisti italiani. Quarto posto per la Citroen C3, che riesce a far meglio del duo giapponese Toyota Yaris Cross-Toyota Yaris. Seguono Volkswagen T-Roc, Jeep Avenger, Peugeot 208 e Renault Clio.
Di seguito la classifica con le immatricolazioni tra parentesi:
Fiat Panda (11.806)
Dacia Sandero (5.535)
Lancia Ypsilon (4.845)
Citroen C3 (4.490)
Toyota Yaris Cross (3.849)
Toyota Yaris (3.760)
Volkswagen T-Roc (3.403)
Jeep Avenger (3.265)
Peugeot 208 (3.211)
Renault Clio (3.055)