Sembra fantascienza, ma è realtà: nel 2024 sono state immatricolate delle auto fuori produzione in Europa. Prego? Sì, avete letto bene. Per quanto sembri strano, il fenomeno mica nasce oggi. Al contrario, ha una lunga “storia” alle spalle, anche se stupisce sempre un po’ nel constatarlo. Alla luce delle continue uscite nelle concessionarie c’è proprio il bisogno di guardare al passato? Evidentemente sì, specie in caso di veicoli illustri finiti dritto dritto negli annali.
Smart ForFour: il design e la praticità continuano a piacere
Secondo i dati raccolti e diffusi da Dataforce, tra le vetture “zombie” immatricolate quest’anno come nuove figura la Mitsubishi Pajero Pinin. A meno che non siate dei calorosi fan del marchio nipponico (o abbiate una memoria di ferro), il nome vi dirà poco. Ritirata dalle concessionarie nel lontano 2006, il piccolo fuoristrada costituisce una vera rarità, venduta in appena un’unità ad aprile.
Lo stesso discorso vale in proposito alla Smart ForFour, più ricordata dai fan, reduce da una radicale svolta negli ultimi anni. Fondata per rispondere alle necessità di chi vive in città, la Casa ha virato sui SUV, assoluti protagonisti del mercato. Sebbene la ForFour sia stata “pensionata” nel 2021, le quattro unità registrate dimostra che c’è ancora chi ne apprezza il design e la praticità.
Un suo ritorno è, tuttavia, da escludere, a differenza della ForTwo, salutata nel 2023, sulla via del ritorno. Forse. Stando alle dichiarazioni degli stessi portavoce, potrebbe, infatti, tornare, qualora riuscissero a tenere sotto controllo le spese di fabbricazione. Pur di accontentare gli appassionati, non sono nemmeno da escludere degli accordi con parti terze.
Alfa Romeo Giulietta e Lancia Delta: i miti a tinte tricolori che nessuno ha dimenticato
Comunque, le sorprese mica finiscono qui. Tra le auto fuori produzione vendute in Europa troviamo pure la mitica Alfa Romeo Giulietta, hatchback realizzata a Cassino (Piedimonte San Germano) fino al 2020. Sono ben sei gli esemplari registrati quest’anno, da qui un interrogativo: perché sono ancora disponibili sul mercato?
Qualunque sia la ragione, è evidente il forte interesse provato dai fan, che sarebbero entusiasti nel dare il benvenuto alla prossima generazione. L’amministratore delegato della compagnia, Jean-Philippe Imparato, ha aperto all’eventualità, magari fra qualche anno. Fino al 2030 il Costruttore di Arese lancerà un modello all’anno e gli slot del 2025 e del 2026 sono già belli che occupati, da Giulia e Stelvio.
Infine, la regina del fenomeno delle auto fuori produzione vendute in Europa è la Lancia Delta. Ben nove unità sono state immatricolate come nuove nell’anno in corso, di cui tre a maggio. Non è dato stabilire se sia la mitica degli anni Novanta o il modello più recente, fabbricata tra il 2008 e il 2014. Comunque, continua ad emanare fascino agli occhi dei conducenti.
Il brand, oggi sotto la gestione di Luca Napolitano, si è reso da poco protagonista di un rilancio nella nostra penisola e nell’intero Vecchio Continente. Svelata la nuova Ypsilon, ora di classe premium, il nome Delta verrà rispolverato nel 2028, ovviamente al passo coi tempi, spinta da un propulsore elettrico e contraddistinta da un massiccio ricorso a materiali riciclati.