Come ogni anno, anche il 2023 porterà una ventata di novità al settore automobilistico. Il comparto, come sappiamo, purtroppo non sta vivendo un ottimo periodo, anzi. Il 2022 si è chiuso ancora con segno negativo e le previsioni per il momento non sono proprio rosee.
Ma gli attori dell’automotive restano fiduciosi e sperano in un’inversione di tendenza, che porti l’intero settore fuori da questa situazione negativa in tempi non troppo lunghi. Con l’inizio del nuovo anno, come sempre, parliamo di novità ma anche di modelli a cui dobbiamo dire addio.
Vediamo quali saranno le vetture che non verranno più prodotte proprio a partire dal 2023, con un po’ di nostalgia ci prepariamo a salutare per sempre alcune auto che sono state tra le preferite sul mercato.
Addio a queste iconiche vetture
Primo modello a cui dobbiamo dire addio è la Ford GT, l’iconico modello sportivo dell’Ovale Blu, che la Casa ha riproposto sul mercato ormai nel lontano 2015.
Motore V6 EcoBoost da 3.5 litri e in grado di sprigionare la potenza di 660 cavalli, modello adatto agli amanti delle performance estreme. È stata una delle regine del Salone di Detroit nel 2015, arrivata nelle concessionarie l’anno dopo, in concomitanza con le celebrazioni per i 50 anni dalla prima storica vittoria della GT40 alla 24 Ore di Le Mans.
Anche la Acura NSX è stata presentata al Salone di Detroit, ma nel 2012. Rinata poi nella sua nuova versione ibrida, dotata di tre motori elettrici: il V6 biturbo da 3.5 litri al retrotreno e supportato da un motore elettrico, più altre due unità elettriche all’anteriore, per 573 cavalli di potenza eccezionale, poi saliti a 600 con la versione Type S prodotta in 350 esemplari.
E infine c’è lei: la Hyundai Veloster N, che non vedremo più sul mercato. Una vettura in grado di dare grandi emozioni alla guida, equipaggiata con motore 4 cilindri turbo 2 litri dalla potenza di 275 cavalli e una velocità massima di 250 km/h.
Di questi modelli al momento non si sa ancora se arriveranno delle nuove varianti moderne nei prossimi anni. Pare che della Ford GT e della Acura potrebbero arrivare delle versioni elettrificate, ma ancora nessuna certezza, si tratta solo si rumors che circolano sul web. Quindi attendiamo eventuali sviluppi, smentite o conferme.
Le supercar lussuose che ci abbandonano
Tra i modelli a cui dobbiamo dire addio quest’anno ci sono anche due modelli ultra potenti e di lusso: una Lamborghini e una Maserati.
Partiamo dalla Lambo, come già sappiamo infatti – lo abbiamo detto in differenti occasioni – non verrà più prodotta la Aventador. L’ultima variante realizzata è stata la LP780-4 Ultimae con motore V12 da 6 litri e 780 cavalli, in grado di raggiungere la velocità di punta di 355 km/h e 2,8 secondi sullo scatto da 0 a 100 km/h. Questi ultimi modelli in vendita sono stati coinvolti anche in un gravissimo incidente in mare aperto, un vero e proprio disastro per la Casa di Sant’Agata Bolognese, di cui parlammo proprio un anno fa.
L’auto del Tridente che non vedremo più invece è la Maserati Ghibli, vettura ultra potente con motore V8 da 580 cavalli e in grado di viaggiare fino a 326 km/h. Nel 2020 abbiamo visto l’introduzione del modello ibrido sul mercato, auto grazie alla quale il brand è entrato nel mondo dell’elettrificazione. La scelta di introdurre la tecnologia ibrida su Ghibli non è stata una coincidenza, si tratta infatti di un’auto speciale, che incarna perfettamente il DNA Maserati, con oltre 100.000 unità prodotte dal suo lancio nel 2013.
Altre auto che non vedremo più
Tra i modelli che spariranno nel 2023 ci sono anche Audi R8, la super sportiva dei Quattro Anelli. Insieme alla Ford GT non verranno più prodotte nemmeno la Fiesta e la Ecosport, modelli iconici della Casa dell’Ovale Blu. Dai listini di Mercedes dovrebbero uscire di produzione Classe E e Classe C, addio anche a Smart ForFour, Volkswagen Passat, Nissan GTR (le nuove regole UE sui limiti di inquinamento acustico hanno segnato il destino di questo modello, che continuerà a essere disponibile nel resto del mondo). La KIA Stinger XHE in Italia non c’è più dallo scorso anno, ma dal 2023 sparirà a livello globale.