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L’auto elettrica non può essere l’unica via: parla il Ministro

Mar 8, 2023

Un’altra volta il tema affrontato è quello del bando ai motori termici in Europa a partire dal 2035, decisione presa dall’UE, che oggi però si trova in una situazione di stallo a causa dei continui dubbi di differenti Paesi, tra cui la Germania, la Polonia, ma anche l’Italia.

A tal proposito, sottolineiamo quelle che sono state nelle scorse ore le parole del Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: “C’è un aumento esponenziale dell’elettrico ma ci sono anche altri percorsi, perché la tecnologia ci permette anche di andare avanti su altri fronti, come l’idrogeno e i biocombustibili”.

E si muove in questo senso anche la Germania, che ha proposto come soluzione alternativa all’elettrico l’utilizzo dei biocarburanti. Gli e-fuel, secondo il Governo tedesco (che però resta diviso in due) potrebbero essere gli unici strumenti utilizzabili per salvare i nostri motori termici, oggi alimentati da benzina e diesel.

L’opinione del Ministro Pichetto Fratin

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha anche aggiunto: “L’Unione Europea è un consorzio, non è una cooperativa e non è nemmeno uno Stato. I punti di mediazione non sono sempre nell’interesse sociale, collettivo del popolo europeo ma spesso la coperta è tirata dalla parte della maggioranza”.

E poi: “Sul Fit for 55 siamo convinti si debba andare verso questo percorso ma non dobbiamo far danno al sistema produttivo, mettere vincoli che fanno danno e non permettono un accompagnamento”. Secondo il Ministro in Italia ci sono 1.250.000 lavoratori nel settore e oggi è assolutamente necessario preoccuparsi di accompagnare questo cambiamento anche per loro.

Secondo Pichetto: “La norma sullo stop delle auto benzina e diesel dal 2035 non è accettabile, noi sosteniamo che i target vadano perseguiti ma con un processo di transizione che sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico. Non si discute il motore elettrico ma non è l’unica via e non può essere obbligatorio. Si potrà anche arrivare all’uso dell’idrogeno come carburante. Il 2035 è domani mattina, in Italia abbiamo la media delle auto che ha 12 anni, essere realistici significa tenere conto di tutte le variabili, serve tutta una fase di accompagnamento verso il futuro”.

Stop motori termici dal 2035: cosa succederà

Per l’Italia, il Governo di Giorgia Meloni lamenta una situazione ancora instabile per convertire completamente i motori passando solo all’elettrico. Le auto costano ancora troppo e il Paese non è pronto, vista la mancanza di colonnine di ricarica e i posti di lavoro nel settore automotive a rischio.

Lo stesso pensa la Germania, che propone un’alternativa: i carburanti sintetici, per salvare i motori termici. La situazione di stallo in cui si trova oggi l’UE deve essere risolta nel più breve tempo possibile.

Il Governo tedesco comunque si divide in due: da una parte Fdp chiede una deroga esplicita all’uso dei motori termici – alimentati con e-fuel – anche dopo il 2035, dall’altra ci sono i Verdi che non sono d’accordo. Crepe interne che non si risolveranno a breve come sperato.

Il Ministro dei Trasporti in Germania, Volker Wissing, si ritiene ottimista e vuole trovare una soluzione, ma ha escluso che la decisione definitiva possa essere presa a breve. “Siamo sulla strada giusta”, ha spiegato, sottolineando di essere d’accordo con il presidente della Commissione sulla necessità di rispettare gli obiettivi per il clima. Non ci resta che attendere gli sviluppi.

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