ROMA – Dieci presenze, quattro reti segnate con la maglia bianca del Lipsia. PatrikSchick sta ritrovando fiducia e gol in Bundesliga dopo due anni tormentati alla Roma. Le pressioni vissute in giallorosso per i 40 milioni spesi da Monchi sono ormai alle spalle e l’attaccante ventiquattrenne adesso sta tornando a giocare serenamente: “Qui in Germania sono sempre di buon umore – ha raccontato Schick al quotidiano ceco Deník -. Non succede mai che fischino la squadra, anche non giochiamo bene, e creano un’atmosfera fantastica alla Red Bull Arena. Ma è difficile fare un paragone con l’Italia: anche lì sostengono i propri beniamini, la differenza è che qui gli stadi sono sempre pieni… Naturalmente quando giochiamo fuori casa ci sono fischi e mormorii, ma questo succede a tutti”.
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La panchina alla Roma durante i due anni con DiFrancesco, poi l’amore non sbocciato con Fonseca ha portato all’addio in prestito con diritto di riscatto: “Il calcio italiano e quello tedesco non sono diversi – continua Schick -. In tutto il mondo molto dipende dall’allenatore. In questo momento mi sento bene con il sistema che usiamo qui a Lipsia. Ma sono sicuro di poter giocare con altri moduli e altri stili di gioco. Nagelsmann ci dà molti consigli e informazioni, dobbiamo pensare e agire velocemente e questo mi aiuta a migliorare sempre. Soprattutto sulla posizione da avere in campo per segnare di più”.
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