ROMA – Paulo Dybala è risultato positivo al coronavirus, Lo ha comunicato lo stesso calciatore via socialì: “Ciao a tutti, volevo informarvi che abbiamo appena ricevuto i risultati del test Covid-19 e sia io che Oriana siamo risultati positivi – ha scritto -. Fortunatamente siamo in perfette condizioni. Grazie per i vostri messaggi. Un saluto a tutti”. La Juventus infatti ha informato che il calciatore “sta bene ed è asintomatico”. L’argentino è in isolamento volontario domiciliare da mercoledì 11 marzo e continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Prima di lui erano risultati positivi Rugani e Matuidi.
Douglas Costa lascia Torino
Douglas Costa ha deciso di lasciare Torino per tornare in Brasile. Si allunga dunque la lista dei giocatori della Juventus che hanno fatto ritorno nel proprio paese d’origine in questo periodo di emergenza. Dopo Cristiano Ronaldo, Gonzalo Higuain, Miralem Pjanic e Sami Khedira, oggi è stato il turno del centrocampista brasiliano. Il giocatore, risultato negativo al tampone, è volato verso il Sud America per ricongiungersi alla figlia e alla famiglia in attesa che la Juventus comunichi la data di ripresa degli allenamenti.
Raccolta fondi, l’Inter supera i 650.000 euro
La raccolta fondidell’Inter per l’Ospedale Sacco di Milano ha già raggiunto i 650.000 euro. Ai 500.000 donati dal club si aggiungono oggi anche i 50.000 euro del vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti che, insieme alla moglie Paula, con la Fondazione PUPI hanno partecipato alla raccolta fondi. “C’è ancora tempo – scrive il club nerazzurro – per un piccolo gesto in favore di medici, infermieri e operatori sanitari che tutti i giorni lottano contro il Covid-19″.
Bach: “Non distruggiamo il sogno olimpico”
“Annullare Tokyo 2020 distruggerebbe il sogno olimpico di 11.000 atleti di 206 comitati olimpici nazionali”. Così il presidente del Cio, Thomas Bach, parlando alla radio tedesca SWR Sport. “Non esistono soluzioni ideali a quanto sta accadendo” precisa Bach che ammette: “Non si possono posticipare le Olimpiadi come una partita di calcio”. Chiusura dedicata agli atleti: “E’ difficile affrontare questa insicurezza e ancora più difficile con queste difficili condizioni di allenamento di cui molti soffrono”.
di Enrico SarzaniniEdipress
