Solo uno squillo di De Roon nel primo tempo
Primo tempo di sostanziale equilibrio e piuttosto privo di pericoli con entrambe le squadre che non sono riuscite ad affondare il colpo. Solo un tiro nello specchio della porta per l’Ajax, nessuno per l’Atalanta anche se la Dea è andata vicina alla rete del vantaggio con la conclusione di De Roon al 19’: buona l’intenzione, un po’ meno la mira. Apprensione nei minuti finali per le condizioni del giovane Brobbey, imponente punta olandese classe 2002 di Ten Hag, rimasto a terra dopo uno scontro fortuito di gioco con Tagliafico: il baby è stato soccorso dallo staff medico ed è poi tornato in campo, “regalando” il primo intervento della serata a Gollini con un colpo di testa abbastanza centrale.
Muriel-gol, inizia la festa dell’Atalanta
La gamba di Hateboer, l’irruenza di Zapata e l’estro del Papu: l’Atalanta è tornata dagli spogliatoi decisamente con un altro piglio. Diverso l’atteggiamento, molto più propositiva e fluida la manovra. La chiusura provvidenziale di Lisandro Martinez sul pallone messo in mezzo dalla sinistra da Pessina e il miracolo difensivo di Mazraoui hanno mantenuto sullo 0-0 un Ajax a trazione offensiva dopo gli ingressi di Quincy Promes e del ‘vecchio’ Huntelaar. La squadra del Gasp ha messo una pezza su un brutto errore di Djimsiti, poi c’è stato bisogno di un super Gollini su Klaassen (75’) per tenere ancora a galla i nerazzurri. Nell’ultimo quarto d’ora è successo di tutto: dal rosso a Gravenberch (sbracciata nei confronti di Gomez e doppio giallo) alla chance fallita dal neoentrato Muriel, che si è fatto subito perdonare firmando all’85’ la storica rete che è valsa il secondo passaggio di fila agli ottavi di finale.