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Re Dzeko si prende Roma: i tifosi sognano con i suoi gol 

Nov 25, 2016

di Valerio Minutiello

venerdì 25 novembre 2016 09:43

ROMA – Ecco il bomber che i tifosi della Roma sognavano. Hanno dovuto aspettare un anno, ma ora possono godersi Dzeko, un centravanti come non si vedeva dai tempi di Batistuta. In 4500 erano andati ad accoglierlo a Fiumicino nell’estate del 2015, per poi rimanere delusi. Ma chi lo conosceva, compreso Spalletti, sapeva che bisognava solo dargli fiducia. Del resto anche i suoi numeri lo raccontano: Dzeko è sempre esploso nel secondo anno, ovunque è stato. Nel Wolfsburg il primo anno aveva realizzato solo 8 gol in 28 gare, nel Manchester City addirittura 2 in 15 presenze. E nel secondo anno, ma questo forse è meglio dirlo sottovoce, ha sempre vinto il campionato.

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NUMERI PAZZESCHI – Dopo aver sbagliato tutti i gol che si potevano sbagliare, alcuni anche clamorosi, quest’anno Dzeko è infallibile sottoporta. Ieri con il Viktoria Plzen ha segnato la sua prima tripletta con la maglia giallorossa, interrompendo così un digiuno che in campionato durava da tre turni. Ha già segnato 10 gol in campionato e 5 in Europa League, che in totale fa 15 su 19 partite (più tre con la Nazionale bosniaca), per una media di una rete ogni 97 minuti.

Il suo record risale alla stagione 2008/2009 con il Manchester City: 36 gol totali. Di questo passo può anche superarlo. La sua forza non sta solo nella capacità realizzativa, ma anche nel saper giocare per la squadra. I suoi assist e le sue sponde sono preziose soprattutto per Salah, che non a caso è a il secondo marcatore della Roma a quota 8 gol in campionato. E se l’egiziano non fosse così sciupone sottoporta i numeri sarebbero ancora più impressionanti.

Foto: Roma, poker al Viktoria Plzen

IL RISCATTO – Dopo il primo anno da dimenticare, Dzeko sarebbe potuto andar via. Nonostante la stagione deludente il bosniaco era ancora appetibile sul mercato e non sarebbe stato difficile piazzarlo. Inoltre il suo grande amico Pjanic, che era stato decisivo nel convincerlo a venire a Roma, era andato alla Juventus. Ma Dzeko ha deciso di restare, per far cambiare idea ai tifosi. Spalletti ci ha parlato a lungo, gli ha fatto sentire tutta la sua fiducia. Il tecnico ha rinunciato all’idea del tridente leggero col falso nove, che nella scorsa stagione aveva funzionato, per piazzare il bosniaco al centro dell’attacco nel 4-2-3-1, mettendogli Salah più vicino. Spalletti lo ha saputo stimolare, ha toccato i tasti giusti, gli ha spesso rimproverato una “mancanza di cattiveria” anche quando ha cominciato a segnare a ripetizione. Dzeko ha ascoltato, e ha capito. Ora deve solo continuare così. Ha un contratto fino al 2020, la Roma finalmente se lo gode.

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