ROMA – Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter arrivato a Milano in estate dal Manchester United, ha iniziato alla grande la sua avventura in Serie A mettendo a segno ben 14 reti in 22 partite tra campionato e Champions League in questo primo scorcio di stagione in nerazzurro. L’attaccante belga, che ha iniziato la carriera professionistica 10 anni fa con l’Anderlecht, ha voluto tracciare un bilancio sul primo decennio in campo attraverso due post pubblicati sul proprio profilo Instagram.
Gli inizi
Nel primo post Lukaku ricorda il primo gol segnato all’età di 16 anni quando vestiva la maglia dell’Anderlecht. Poi la convocazione con la Nazionale, fino al trasferimento al Chelsea: “Da ragazzo tifavo per i Blues. Lì ho imparato tanto dai compagni nello spogliatoio“. Nella stagione 2012-13 il passaggio al West Bromwich: “Li ringrazio per aver dato a un ragazzino di 19 anni il tempo di giocare in un campionato così grande che mi ha permesso di realizzare il sogno di segnare in Premier League“. Poi ila squadra che lo ha fatto esplodere, l’Everton: “Un club al quale devo tanto, guardandomi indietro. Mi hanno dato una possibilità a 20 anni e mi sono davvero divertito. I tifosi sono fantastici ed è stato un piacere giocare per un club eccezionale come quello“. Lukaku parla poi dell’esperienza allo United: “Ho imparato molto dagli allenatori e mentalmente il club mi ha preparato per cose che mi sono state utili nel seguito della mia carriera“. Poi la frecciatina: “La gente può anche raccontare stronzate, ma in verità non provo altro che amore per le persone di quel posto. E loro lo sanno“.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Romelu Lukaku (@romelulukaku) in data: 31 Dic 2019 alle ore 5:06 PST
Inter e Nazionale
Nel secondo post l’attaccante nerazzurro parte dall’esperienza agli europei del 2016 con la maglia del Belgio: “Rappresentare il Belgio ai Mondiali è stato un grande momento, così come è stato bello Euro 2016. Giocare per il mio Paese e segnare in quei tornei è una bella sensazione“. Poi il presente, quello a Milano, sponda Inter: “Era il mio sogno da bambino, tutti voi sapete che amavo Adriano quand’ero piccolo, quindi essere qui ora è una vera benedizione; stiamo facendo bene, ma dobbiamo continuare a dare tutto ciò che abbiamo. È un onore indossare questa maglia e giocare a San Siro, ma per me i miei momenti preferiti sono il momento in cui posso condividere un abbraccio con il mio fratello Jordan Lukaku: è il mio più grande supporto e il più grande critico allo stesso tempo. Poi c’è stata la nascita del mio bambino, ma voi sapete che non pubblicherò nulla perché è qualcosa di personale. Questo decennio è stato pieno di emozioni, alti e bassi, ma questa è stata la storia della mia vita. Quindi, godetevi l’ultimo giorno del 2019 e auguro a tutti di essere felici e in salute nel 2020“.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da Romelu Lukaku (@romelulukaku) in data: 31 Dic 2019 alle ore 5:16 PST