Quello che gi di per s un luogo magico di Roma, che permette di camminare fuori dal tempo dal Colosseo al Foro Romano, dal 21 marzo si arricchisce di un nuovo itinerario: gli spazi del Palatino destinati dalla famiglia Farnese a un magnifico giardino. Gli Horti Farnesiani rivivono grazie a una mostra che, attraverso i pannelli distribuiti lungo il percorso e alle tecnologie multimediali, permette di immaginare l’antico splendore di quei luoghi, coperti di alberi ed essenze anche esotiche e dove risuonava il canto dei volatili rinchiusi nelle due Uccelliere che sormontano l’area.
Il Palatino e il suo giardino segreto. Nel fascino degli Horti Farnesiani
A passo lento
un itinerario in cui bisogna immergersi, che va affrontato – come ha sottolineato Alfonsina Russo, direttrice del neonato parco archeologico del Colosseo – con passo lento e il cui punto di arrivo sono le terrazze da cui si gode una vista unica di Roma antica. Tutto questo arriva con la primavera, perch dal 21 marzo apre la mostra-percorso che, fino al 28 ottobre prossimo, guida i visitatori negli Horti Farnesiani restaurati. Alla mostra si accede con il biglietto ordinario di ingresso al Palatino.
I restauri
A essere restituiti alla vita sono stati pi che la vegetazione – negli anni sacrificata agli scavi archeologici – le strutture del giardino dei Farnese. Un intervento iniziato nel 2013 e costato 1,5 milioni di euro (di cui 483mila messi a disposizione dal World monuments fund) ha permesso di ripulire e restaurare le Uccelliere, il teatro del Fontanone e la Casina. In occasione della mostra, nelle Uccelliere si potranno ammirare alcune statue, tra le quali il Barbaro inginocchiato e Iside fortuna prestate dal museo archeologico di Napoli, dove, insieme a quello della Pilotta di Parma, sono confluiti molti reperti degli Horti. Inoltre, nel Ninfeo della pioggia, il triclinio estivo dei Farnese, l’applicazione di tecnologie multimediali consentir di rivivere gli affreschi e l’atmosfera di un tempo.
La storia degli Horti
Gli Horti Farnesiani furono voluti da Alessandro Farnese, che a met del Cinquecento acquist alcuni appezzamenti di terreno tra il Foro e la sommit della colle del Palatino e li destin alla realizzazione di un giardino, che prese vita nel luogo dove Roma ebbe origine e conobbe la propria grandezza. A met del Seicento inizi l’abbandono degli Horti, che prima furono trasformati in azienda (sempre dei Farnese), ma che conservarono il loro fascino e furono tappa del Grand Tour, e nel 1861 vennero ceduti prima all’imperatore di Francia Napoleone III, che diede il via a una campagna di scavi archeologici a discapito delle coltivazioni e di quel che restava dei giardini, e poi, nel 1870, acquistati dallo Stato italiano.
Dipinti e foto d’epoca
Ad aiutare il visitatore nel capire, partendo dallo stato attuale, come erano gli Horti Farnesiani sono sia i pannelli distribuiti lungo il percorso e, ancora di pi, il catalogo di Giuseppe Morganti, architetto del parco archeologico del Colosseo e curatore della mostra. Il volume, edito da Electa, ripercorre la storia del giardino dei Farnese fino ai recenti restauri anche attraverso stampe, foto d’epoca, dipinti e disegni.
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