• 24 Novembre 2024 16:25

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Lando Buzzanca ‘torna’ in un video-denuncia contro la legge sull’assistenza in rsa

Mar 13, 2024

AGI – Sono storie di amori e di legami spezzati, di patrimoni svaniti, di dolori mai sopiti. Dieci volti, dieci storie che raccontano persone fragili, un solo denominatore: tirannia e vessazione morale ed economica di persone, per rappresentare un numero di casi, dei quali non si conosce il numero. E’ la videodenuncia “Un volto per una svolta” dell’associazione “Labirinto 14 luglio” contro la legge 6/04 sull’amministrazione di sostegno che all’articolo 1 dispone: “La presente legge ha la finalità di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente”.

 

Sono le storie di Rina, Nicola, Mariagrazia, Massimo, Chiara, Azzurra, Tamara, Roberta, Matthias, Caterina; storie raccolte da Francesca della Valle, presidente dell’Associazione e compagna dello scomparso attore siciliano Lando Buzzanca, morto il 18 dicembre 2022 a 87 anni in un Hospice dopo 11 mesi passati in una Rsa romana.

Negli ultimi anni, Francesca della Valle ha sempre denunciato il ricovero in Rsa “contro la sua volontà”, annunciando che su quella morte sarebbe andata fino in fondo, e quindi contro la famiglia dell’attore che dispose la nomina di un amministratore di sostegno e il ricovero in un hospice. Nel video, anche la promessa di matrimonio annunciata con Buzzanca e ripresa dai rotocalchi, perchè proprio dalla storia del noto attore sembrano trovare la forza le altre per emergere. Parole forti si rincorrono, parole che fanno male: “Sonja 8 mesi in ospedale, in ginocchio ho chiesto di poterla vedere”. “Il figlio aveva supplicato di non chiudere sua mamma in un ricovero, perchè lontano dalle sue cose e dai suoi ricordi avrebbe potuto persino morire”.

 

E ancora: “La magistratura non ha mosso un dito, e mio padre è morto nel silenzio, sequestrato in casa”. “Nel nostro caso, la legge 6/04 ha determinato la privazione degli affetti più cari”.

 

“L’associazione, con questa campagna sociale, vuole scuotere le coscienze di tutti e soprattutto dei politici, che hanno il dovere e il diritto, di porre fine a questo dramma che porta all’annientamento della persone coinvolte – dichiara all’ AGI Francesca della Valle nel presentare la campagna – Molte le testimonianze giunte all’associazione dopo la diffusione di #unvoltoperlasvolta. Si tratta di un successo senza precedenti – commenta della Valle – perchè l’omertà è sempre dietro l’angolo e la legge in questione, per molti anni, ha giocato sulle paure degli amministrati e dei loro cari, per evitare che emergesse la verità. Ottenere un numero cosi importante di vittime, che si mostrano senza più timore, rappresenta davvero una svolta. Sono pronti, dopo tanta sofferenza a scendere in campo, realmente, per tornare ad essere liberi. Tutte le vittime cercano giustizia”.

 

A 15 mesi dalla scomparsa, Lando Buzzanca in questo video è ancora protagonista. “Potrebbe essere stata la trama di un suo film sulla persecuzione dei deboli e dei fragili, che ha portato sullo schermo in mille occasioni dietro l’immagine comica e grottesca – commenta della Valle – Tutti i suoi personaggi erano ‘fragili’. Ma chi sono e quanti sono ? – si chiede la presidente dell’Associazione Labirinto 14 luglio” – Non esistono registri ufficiali o non vengono divulgati? Uno dei tanti misteri dell’Italia burocratica? Labirinto 14 Luglio si è mosso anche in tal senso”. Possibile comunque fare un ragionamento sul tema: “Se pensiamo che i disabili, 13 milioni in Italia, per prassi devono avere un amministratore di sostegno, se a questo aggiungiamo che ci sono 14 milioni di anziani dei quali, almeno la metà è sotto amministrazione di sostegno e un’alta percentuale degli ospiti in RSA (500.000 posti) ha un ADS- conclude Della Valle – gli altri sono dislocati tra strutture private non autorizzate o reclusi in casa per gli abusi consentiti dalla legge 6/04, i numeri sono deducibili”. 

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