• 18 Maggio 2024 16:52

Corriere NET

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L’amichevole salta per sciopero. La nazionale di calcio del Canada è nel caos

Giu 6, 2022

AGI – A cinque mesi dai mondiali di calcio in Qatar, il Canada è nel caos: l’amichevole di preparazione con Panama in programma domenica sera a Los Angeles è saltata all’ultimo momento per uno sciopero dei calciatori che hanno respinto l’offerta economica proposta dalla federazione per il nuovo contratto collettivo. Ora il braccio di ferro mette a repentaglio l’immagine dei “Canucks” che si sono qualificati a un mondiale per la prima volta dopo la storica partecipazione del 1986 e che parteciperanno di diritto all’edizione del 2026 come Paese ospitante insieme agli Stati Uniti.

“È ora di prendere posizione per il futuro del calcio in Canada”, hanno affermato i calciatori nel respingere al mittente la proposta della Federcalcio canadese, Canada Soccer, giudicandola “tardiva e arcaica”. La federazione, attraverso il suo presidente, Nick Bontis, si è detta “molto delusa” assicurando di aver “lavorato in buona fede con i giocatori per trovare una soluzione equa per tutti”.

Quello che appare è evidente è una gestione poco professionale del calcio canadese tenuto conto che l’amichevole con il Panama era stata organizzata al posto di quella in programma il 5 giugno a Vancouver contro l’Iran, da cui la nazionale della foglia d’acero si era ritirata su pressione del premier, Justin Trudeau, e dell’opinione pubblica.

Si era trattato di una ‘gaffe’ perché non si era trenuto conto che appena due anni e mezzo fa, nel gennaio 2020, 63 canadesi morirono nell’abbattimento di un aereo della Ukraine International Airlines in volo tra Teheran e Kiev da parte della contraerea dei Guardiani della Rivoluzione.

Canada Soccer aveva dovuto fare un passo indietro spiegando contrita che “l’insostenibile situazione geopolitica di ospitare l’Iran” era diventata “significativamente divisiva” e impegnandosi “a far meglio in futuro”. Insomma, il calcio canadese rischia di sprecare una grande opportunità, “la doppia vetrina dei mondiali” come l’ha definita il ct John Herdman che alludendo alle prossime due edizioni della Coppa del mondo aveva parlato di “un’occasione in cui non si può sbagliare”.

Il ct aveva anche chiesto alla federzione di redistribuire in modo appropriato i 9 milioni di dollari guadagnati con la semplice qualificazione per il Qatar. Tanto più che il calcio ha già fatto grande il Canada lo scorso anno con il primo oro olimpico conquistato dalla nazionale femminile a Tokyo. “Malgrado i successi senza precedenti della nazionale femminile e di quella maschile tra il 2021 e il 2022 non abbiamo visto cambiamenti”, hanno scritto i calciatori, “dove sono i soldi?”.

Senza una soluzione, ora sono a rischio anche le due partite di Nations League in programma venerdì prossimo a Vancouver contro Curacao e il 14 giugno a San Pedro Pula contro l’Honduras, ultimi test prima della pausa estiva. 

AGI – A cinque mesi dai mondiali di calcio in Qatar, il Canada è nel caos: l’amichevole di preparazione con Panama in programma domenica sera a Los Angeles è saltata all’ultimo momento per uno sciopero dei calciatori che hanno respinto l’offerta economica proposta dalla federazione per il nuovo contratto collettivo. Ora il braccio di ferro mette a repentaglio l’immagine dei “Canucks” che si sono qualificati a un mondiale per la prima volta dopo la storica partecipazione del 1986 e che parteciperanno di diritto all’edizione del 2026 come Paese ospitante insieme agli Stati Uniti.
“È ora di prendere posizione per il futuro del calcio in Canada”, hanno affermato i calciatori nel respingere al mittente la proposta della Federcalcio canadese, Canada Soccer, giudicandola “tardiva e arcaica”. La federazione, attraverso il suo presidente, Nick Bontis, si è detta “molto delusa” assicurando di aver “lavorato in buona fede con i giocatori per trovare una soluzione equa per tutti”.
Quello che appare è evidente è una gestione poco professionale del calcio canadese tenuto conto che l’amichevole con il Panama era stata organizzata al posto di quella in programma il 5 giugno a Vancouver contro l’Iran, da cui la nazionale della foglia d’acero si era ritirata su pressione del premier, Justin Trudeau, e dell’opinione pubblica.
Si era trattato di una ‘gaffe’ perché non si era trenuto conto che appena due anni e mezzo fa, nel gennaio 2020, 63 canadesi morirono nell’abbattimento di un aereo della Ukraine International Airlines in volo tra Teheran e Kiev da parte della contraerea dei Guardiani della Rivoluzione.
Canada Soccer aveva dovuto fare un passo indietro spiegando contrita che “l’insostenibile situazione geopolitica di ospitare l’Iran” era diventata “significativamente divisiva” e impegnandosi “a far meglio in futuro”. Insomma, il calcio canadese rischia di sprecare una grande opportunità, “la doppia vetrina dei mondiali” come l’ha definita il ct John Herdman che alludendo alle prossime due edizioni della Coppa del mondo aveva parlato di “un’occasione in cui non si può sbagliare”.
Il ct aveva anche chiesto alla federzione di redistribuire in modo appropriato i 9 milioni di dollari guadagnati con la semplice qualificazione per il Qatar. Tanto più che il calcio ha già fatto grande il Canada lo scorso anno con il primo oro olimpico conquistato dalla nazionale femminile a Tokyo. “Malgrado i successi senza precedenti della nazionale femminile e di quella maschile tra il 2021 e il 2022 non abbiamo visto cambiamenti”, hanno scritto i calciatori, “dove sono i soldi?”.
Senza una soluzione, ora sono a rischio anche le due partite di Nations League in programma venerdì prossimo a Vancouver contro Curacao e il 14 giugno a San Pedro Pula contro l’Honduras, ultimi test prima della pausa estiva. 

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