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L’addio a Thomas. “Non cercate la vendetta”

Feb 10, 2023

AGI – È il giorno dell’addio a Thomas Bricca, il 19enne ucciso in un agguato con un colpo di pistola alla testa la sera del 30 gennaio ad Alatri (Frosinone).
Il carro funebre arrivato davanti alla cattedrale San Paolo di Civita, è stato accolto da un lungo applauso.

A salutare il giovane c’erano quasi 10 mila persone. Poi, un silenzioso corteo, ha accompagnato il feretro di Thomas nella chiesa per le esequie celebrate da Ambrogio Spreafico, vescovo di Anagni-Alatri. Dietro la bara di Thomas, in prima fila, la famiglia. 

“Vi chiedo di non ricorrere mai alla vendetta, come ci ha ripetuto più volte Paolo Bricca, il papà di Thomas”. Così il vescovo durante l’omelia. “Il segreto della vita sta nel non cedere al male – ha aggiunto – si deve fare attenzione, perché se si cede anche solo una volta, pensando che sia solo una volta, il male si installa nella vita e diventa difficile liberarsene, guarire”.

Nella cattedrale, gremita di persone, un silenzio irreale e assordante. Facce segnate dalla rabbia e dal dolore per l’assurda tragedia che ha sconvolto l’intera comunità di Alatri che ora invoca giustizia per la terribile fine del 19enne. 

“La vita di Thomas è stata stroncata da una violenza omicida, siamo ancora tutti increduli e smarriti” ha proseguito il prelato che rivolgendosi agli amici del ragazzo li ha esortati a parlarsi “con sincerità, in modo pacifico ma soprattutto imparando ad ascoltarsi. Troppo spesso accade che ci parliamo ma non ci ascoltiamo. Non accettabile la parola scontro o litigio. Non si può arrivare alle mani come invece avviene, a volte, nelle nostre città. Ognuno di noi a bisogno dell’altro, nessuno si salva o è felice da solo”. 

Per il vescovo “mai nessuno deve essere contro l’altro, altrimenti si rischia di diventare delle tribù, dove ognuno difende se stesso, il proprio territorio” ed è proprio “da qui che nasce la violenza, che diventa incontrollabile. La guerra non è che la conseguenza di questo modo di pensare, come vediamo in Ucraina”.  
“Thomas, mi hanno detto, era inclusivo non escludeva nessuno – ha concluso il vescovo -, questa è la vita: non escludere nessuno dal tuo amore. Questa è la via della felicità. 

Alatri è piena di striscioni e manifesti. Uno, lungo alcuni metri, saluta così Emanuele. “Sempre al nostro fianco con il tuo sorriso” e gli amici che lo hanno esposto chiedono  “giustizia”. 

Poi i palloncini rosa e verdi, colore dell’Alatri, “squadra del cuore di Thomas” lasciati volare e lunghi applausi, mentre la protezione civile fa largo per far passare il feretro. Dietro la bara, ancora la famiglia che non vuole staccarsi da Thomas neanche nell’ultimo viaggio alla volta del cimitero. Il corteo sfila.

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