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Juventus, Marotta: «Il Napoli è la lepre. Faremo i cacciatori»

Ott 6, 2017

venerdì 6 ottobre 2017 12:35

ROMA – Marotta a tutto campo, dal campionato, al futuro, al Var. L’ad della Juve parla ai microfoni di Sky Sport, partendo da Ancelotti: «È un grande allenatore – dice Marotta – ma sottolineo come noi siamo estremamente orgogliosi di Allegri, mi pare scontato proseguire con lui. Nello stesso tempo Ancelotti è un amico e un grande allenatore».

NAPOLI – Il sorpasso del Napoli fa paura? «Per niente, siamo in una dfase interlocutoria del campionato dove il calendario condiziona la classifica, poi ogni tanto è bello fare i cacciatori e non la lepre. Ora abbiamo una lepre davanti, faremo i cacciatori.

Ci sono tantissimi punti a disposizione e tante partite, in questo periodo abbiamo fatto buone prestazioni».

DYBALA – Dybala fa fatica in Argentina, anche con il Perù è rimasto in panchina: «Devo dire che l’Argentina in quel settore ha dei campioni è difficile schierarli tutti assieme. E’ normale che ci sia un’esaltazione di Messi che resta il più forte o uno dei più forti al mondo e quindi è normale che per lui o Higuain ci sia concorrenza».

ELKANN – Le parole di stima di John Elkann hanno fatto piacere: «È una prova di stima da parte del rappresentante dell’azionariato id maggioranza, questo è importante per noi. La conferma del senso di appartenenza che lui ha voluto pronunciare ci aiuta a lavorare bene».

VAR – Marotta chiarisce la posizione della Juve su Var: «La posizione della Juve, e mia personale, è che c’è la necessità di un supporto tecnologico e quindi ben venga. Certamente all’interno del Var, che ricordo è in un momento di sperimentazione e si traccerà un bilancio a fine anno, c’è un protocollo che disciplina la sua attività. Su questo servirebbe un confronto con la classe arbitrale. Il gol di Mandzukic era da annullare, ma non ho capito perché non si sia presa posizione sull’episodio da rigore su Higuain al 94′. Sono strumenti importanti perché riducono al minimo l’errore dell’arbitro, che però deve rimanere la figura centrale. Certamente si perde molto dal punto di vista del romanticismo, si riduce l’aspetto emozionale, perché io ad esempio avevo esultato al gol. È difficile poi quando festeggi tornare indietro».

PROSSIMO AVVERSARIO –«Simone Inzaghi? Pensarci per il futuro sinceramente no, questo non significa non esprimergli i complimenti per quello che ha fatto. L’ho avuto anche quando era giocatore alla Sampdoria. Ha grandi qualità, sono certo che farà una grande carriera, è uno dei migliori tecnici emergenti. Ma ribadisco che la nostra intenzione è continuare con Allegri, con cui abbiamo un contratto pluriennale».

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