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La voragine del Metaverso divora gli utili di Meta

Ott 27, 2022

AGI – Calano ancora le entrate (-4%), per il secondo trimestre di fila, aumentano i costi (+19%), crescono gli utenti (+3%).

Calano gli utili, per il quarto trimestre consecutivo, dimezzati rispetto ad un anno fa. Nuove assunzioni ridotte al minimo e forza lavoro “stabile” fino a tutto il 2023.

È in estrema sintesi il quadro emerso dalla trimestrale di Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp.

I risultati della società hanno mancato le aspettative degli investitori sugli utili e le hanno battute marginalmente in termini di entrate e crescita degli utenti: per questo, dopo che la società ha riportato i dati, le sue azioni sono scese in borsa del 19,1%, a 105 dollari (prezzo inferiore di un terzo di inizio 2022).

Utili e fatturato

La compagnia guidata da Mark Zuckerberg  ha visto il suo utile netto ridursi a 4,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre (-52% rispetto all’anno precedente), mentre Il fatturato dell’azienda è stato di 27,7 miliardi di dollari (-4%), in linea però con le aspettative del mercato.

Per David Wehner, CFO di Meta, parte di questo calo è dovuto all’inflazione. “Se i tassi di cambio fossero rimasti costanti nel terzo trimestre i ricavi sarebbero stati 1,79 miliardi più alti”, ha precisato Palo Alto.

Anche se Meta ha superato le aspettative degli analisti sulle entrate, la quantità di denaro che ha portato nell’ultimo trimestre è stata comunque inferiore al terzo trimestre dell’anno precedente, segnando il secondo trimestre consecutivo di Meta in calo delle entrate anno su anno.

I costi

Mentre nel terzo trimestre le entrate sono diminuite del 4%, i costi e le spese sono aumentati del 19% anno su anno, a 22,1 miliardi di dollari. Il reddito operativo è diminuito del 46% rispetto all’anno precedente a 5,66 miliardi di dollari.

Il margine operativo di Meta, ovvero i profitti che restano dopo aver contabilizzato i costi per gestire l’attività, è sceso al 20% dal 36% dell’anno prima. L’utile netto complessivo è sceso del 52% a 4,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre. Era a 9,19 miliardi lo scorso anno.

I Reality Labs e il Metaverso

Gli ambiziosi piani dell’azienda per il Metaverso fanno fatica a decollare e pesano sulla compagnia. L’unità Reality Labs di Meta, che è al centro di questo sforzo, ha registrato un fatturato di 285 milioni di dollari per il trimestre, un calo di quasi il 49% rispetto a un anno fa. 

L’unità ha subito una perdita operativa di 3,67 miliardi di dollari. A ora, il totale delle perdite dei Reality Labs è di 9,4 miliardi di dollari. E Meta si aspetta che le perdite operative di Reality Labs aumenteranno in modo significativo anche il prossimo anno.

“Prevediamo che le perdite operative di Reality Labs nel 2023 aumenteranno in modo significativo anno dopo anno. Oltre al 2023, prevediamo di accelerare gli investimenti di Reality Labs in modo da poter raggiungere il nostro obiettivo di aumentare il reddito operativo complessivo dell’azienda nel lungo periodo”.

Nel corso della comunicazione dei dati della trimestrale agli investitori, il founder ha spiegato a proposito del Metaverso che “c’è ancora molta strada da fare per costruire la prossima piattaforma informatica. Si tratta di un’impresa enorme e spesso ci vorranno alcune versioni di ciascun prodotto prima che diventino mainstream”.

Zuckerberg ha detto anche: “Penso che il nostro lavoro qui sarà di importanza storica e creerà le basi per un modo completamente nuovo di interagire tra noi e unire la tecnologia nelle nostre vite, nonché le basi per il lungo termine della nostra attività”. Nel corso della comunicazione è emerso anche che il prossimo anno lancerà un visore Quest di livello consumer (la vendita del Quest Pro è iniziata da pochi giorni). 

Forza lavoro stabile, assunzioni quasi ferme

Sul fronte lavoro azienda ha comunicato che la sua forza lavoro complessiva (87 mila persone al 30 settembre) non cambierà fino alla conclusione del prossimo anno.

“Alcuni team non cambieranno di dimensione, altri si ridurranno e cresceranno solo quelli che lavorano sulle nostre priorità più alte” ha spiegato il gruppo. Vuol dire che il ritmo delle assunzioni rallenterà in modo significativo fino a fermarsi.

La società ha aggiunto 3.700 nuovi dipendenti netti nel terzo trimestre, in calo rispetto a 5.700 nel secondo trimestre. “Prevediamo che le assunzioni rallenteranno drasticamente” con “un organico pressoché stabile il prossimo anno rispetto ai livelli attuali”, ha dichiarato il CFO.

Il numero degli utenti

Il terzo trimestre si è chiuso con 1,98 miliardi di utenti giornalieri attivi, in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli utenti mensili attivi sono invece saliti del 2% a 2,96 miliardi. In totale, circa 3,71 miliardi di persone utilizzano almeno uno dei servizi dell’azienda (social network e messaggistica) ogni mese, il 4% in più rispetto a un anno fa. 

Le previsioni per il quarto trimestre

Meta è alle prese con una serie di sfide, tra cui il difficile contesto macroeconomico, la crescente concorrenza di TikTok e le ricadute dei cambiamenti di monitoraggio degli annunci di Apple.

L’amministratore delegato di Meta, Mark Zuckerberg, ha riconosciuto “le sfide a breve termine per i ricavi”, ma ha anche detto che i fondamentali sono “a posto per un ritorno a una crescita più forte”. 

Meta prevede che il fatturato totale del quarto trimestre si attesterà tra i 30 e i 32,5 miliardi di dollari, con la valuta estera che si presume possa influire negativamente per circa il 7% nella crescita del fatturato del quarto trimestre rispetto all’anno precedente.

Alphabet e Microsoft

I conti di Meta sono in linea con le trimestrali di Microsoft e Google. Alphabet ha chiuso il periodo luglio-settembre con ricavi per 69,1 miliardi di dollari, in aumento del 6,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma sotto le attese degli analisti.

Mountain View ha riportato la crescita più bassa dal secondo trimestre del 2020. L’utile è calato del 26,5% a 13,9 miliardi. Frenata anche per Microsoft che, comunque, ha chiuso il trimestre sopra le attese degli analisti. I ricavi sono saliti dell’11% a 50,1 miliardi, oltre i 49,66 miliardi previsti dal mercato. L’utile netto è calato del 14% a 17,6 miliardi, sopra i 17,36 miliardi su cui scommettevano gli analisti.

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