AGI – Un minuto di applausi per salutare un super tifoso che ha tenuto con il fiato sospeso e ha commosso una città intera: il Wigan Athletic, club di League One, la serie C inglese, renderà omaggio domani, sabato, prima della partita interna contro il Barnsley a Darren Orme, il 54enne trovato morto poco distante dal Brick Community Stadium dei suoi amati ‘Latics’.
La sua storia ha creato un vero senso di comunità nella città satellite di 300 mila abitanti della Greater Manchester, come solo il calcio sa fare. Darren, soprannominato ‘Mr. Wigan Athletic’ perché da grandissimo tifoso era sempre presente in casa e in trasferta. In città era una figura molto amata che andava in bici al lavoro e dedicava tutto il suo tempo libero ai bianco-blu locali. Nel 2013 si era accampato per primo davanti alla biglietteria per la finale di Fa Cup del 2013 che il Wigan vinse poi a sorpresa sul Manchester City.
Così, quando il 5 marzo era scomparso, tutta la città si era mobilitata, compresi giocatori e tifosi delle squadre locali di calcio e rugby. In tanti l’hanno vissuta come se fosse una vicenda di famiglia, andando in giro all’alba o prendendo permessi al lavoro per partecipare alle ricerche. Poi, due settimane dopo, il 19 marzo, il corpo senza vita di Darren è stato avvistato nel fiume Douglas, in prossimità dello stadio del suo amato Wigan. La Polizia ha escluso che sia stato ucciso, lasciando intendere che potrebbe essersi tolto la vita.
La città si è così stretta attorno alla famiglia come se quel dolore appartenesse a tutti. Davanti allo stadio è stato creato un piccolo memoriale con un tappeto di fiori, sciarpe e foto ai piedi della statua dell’ex patron del Wigan, Dave Whelan. Il club ha posizionato anche un libro per le condoglianze e ha posizionato una maglietta con la scritta ‘Darren uno di noi’ e una sciarpa sul seggiolino della East Stand in cui vedeva le partite da abbonato. Inoltre per la famiglia è stato incorniciato un certificato postumo di ‘Tifoso del mese’ per quell’uomo che “respirava bianco e blu”, come lo ha ricordato l’associazione dei supporter del Wigan.
“Viviamo in un modo cattivo”, ha raccontato a Bbc Sport un amico che seguiva con lui le partite da oltre 40 anni, quando entrambi 14enni si erano affacciati per la prima volta allo stadio, “ma la quantità di bene che è venuta fuori da questa storia è stupefacente. La gente si è riversata per le strade a cercarlo, anche persone non tifose che lo incrociavano in bici. Tutti amavano Darren, una volta che lo incontravi non lo dimenticavi più. Il suo sorriso era contagioso. Se si fosse potuto imbottigliare ciò che possedeva Darren, Armani ci avrebbe fatto milioni di sterline”.
AGI – Un minuto di applausi per salutare un super tifoso che ha tenuto con il fiato sospeso e ha commosso una città intera: il Wigan Athletic, club di League One, la serie C inglese, renderà omaggio domani, sabato, prima della partita interna contro il Barnsley a Darren Orme, il 54enne trovato morto poco distante dal Brick Community Stadium dei suoi amati ‘Latics’.
La sua storia ha creato un vero senso di comunità nella città satellite di 300 mila abitanti della Greater Manchester, come solo il calcio sa fare. Darren, soprannominato ‘Mr. Wigan Athletic’ perché da grandissimo tifoso era sempre presente in casa e in trasferta. In città era una figura molto amata che andava in bici al lavoro e dedicava tutto il suo tempo libero ai bianco-blu locali. Nel 2013 si era accampato per primo davanti alla biglietteria per la finale di Fa Cup del 2013 che il Wigan vinse poi a sorpresa sul Manchester City.
Così, quando il 5 marzo era scomparso, tutta la città si era mobilitata, compresi giocatori e tifosi delle squadre locali di calcio e rugby. In tanti l’hanno vissuta come se fosse una vicenda di famiglia, andando in giro all’alba o prendendo permessi al lavoro per partecipare alle ricerche. Poi, due settimane dopo, il 19 marzo, il corpo senza vita di Darren è stato avvistato nel fiume Douglas, in prossimità dello stadio del suo amato Wigan. La Polizia ha escluso che sia stato ucciso, lasciando intendere che potrebbe essersi tolto la vita.
La città si è così stretta attorno alla famiglia come se quel dolore appartenesse a tutti. Davanti allo stadio è stato creato un piccolo memoriale con un tappeto di fiori, sciarpe e foto ai piedi della statua dell’ex patron del Wigan, Dave Whelan. Il club ha posizionato anche un libro per le condoglianze e ha posizionato una maglietta con la scritta ‘Darren uno di noi’ e una sciarpa sul seggiolino della East Stand in cui vedeva le partite da abbonato. Inoltre per la famiglia è stato incorniciato un certificato postumo di ‘Tifoso del mese’ per quell’uomo che “respirava bianco e blu”, come lo ha ricordato l’associazione dei supporter del Wigan.
“Viviamo in un modo cattivo”, ha raccontato a Bbc Sport un amico che seguiva con lui le partite da oltre 40 anni, quando entrambi 14enni si erano affacciati per la prima volta allo stadio, “ma la quantità di bene che è venuta fuori da questa storia è stupefacente. La gente si è riversata per le strade a cercarlo, anche persone non tifose che lo incrociavano in bici. Tutti amavano Darren, una volta che lo incontravi non lo dimenticavi più. Il suo sorriso era contagioso. Se si fosse potuto imbottigliare ciò che possedeva Darren, Armani ci avrebbe fatto milioni di sterline”.