• 28 Novembre 2024 13:58

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La trasformazione di Huawei in marchio di smartwatch

Set 15, 2023

AGI – Il mercato degli smartwatch vale 29,31 miliardi di dollari nel 2023 e ne varrà 77,22 miliardi entro il 2030. Sono uno dei gadget di consumo di tendenza commercializzato in tutto il mondo. Il crescente numero di applicazioni e i prezzi ridotti stanno rafforzando la crescita del settore, soprattutto grazie all’integrazione con gli smartphone e allo sviluppo del mercato della fitness e del monitoraggio della salute ‘fai da te’.

Tuttavia il mercato ha segnato una brusca frenata a inizio del 2023, con una contrazione nel primo trimestre di 1,5 punti percentuali, più contenuta rispetto al -8% dell’ultimo trimestre del 2022 ma comunque negativa soprattutto se si considera il +121% della sola India che ne ha alterato il risultato complessivo.

A essere cambiata, secondo la società di analisi Counterpoint, è la tipologia di prodotto scelta dai consumatori, con una contrazione degli smartwatch con un sistema operativo di alto livello e un incremento di quelli di fascia più bassa.

La disponibilità di smartwatch a basso costo è ampia, ma bisogna fare i conti con due realtà: sono brutti e offrono performance limitate. Esistono quindi ampi spazi di manovra per chi ha intenzione di inserirsi in questo settore e Huawei, reduce da una faticosa resurrezione dopo il ban voluto da Trump che l’ha portata da una posizione di leader ai margini del mercato degli smartphone, ha saputo approfittarne.

La trasformazione della compagnia cinese da colosso della telefonia a protagonista del mercato degli ‘indossabili’ però distrae dalla vera strategia del gruppo. In patria Huawei si è ripreso un ruolo di primo piano nel mercato degli smartphone, grazie al Mate 60, le cui previsioni di vendita raggiungono i venti milioni di pezzi.

È il primo 5G prodotto dopo il ban e questo grazie al processore Kirin 9000s realizzato da SMIC che secondo gli americani sarebbe stato prodotto in violazione del divieto Usa di utilizzare macchinari americani per realizzare microchip. 

La questione, comunque, non riguarda l’Italia né l’Occidente perché sembra che il Mate 60 non varcherà i confini cinesi o, se lo farà, sarà per approdare in mercati emergenti come quelli del sud-est asiatico. In Europa, invece, Huawei ha scatenato un’altra offensiva che è basata proprio sugli indossabili e, su tutti, sugli smartwatch. Già dalla serie GT2 gli orologi della casa evidenziavano una qualità realizzativa sopra la media e ora, con l’uscita del GT4, alla qualità si unisce l’accessibilità. In sostanza: smartwatch belli e performanti a prezzi ragionevoli.

Il nuovo smartwatch della serie GT è forte di dieci anni di innovazione nel settore, tra tecnologia all’avanguardia e ricerca estetica. Con il GT4 Huawei mira a definire nuovi parametri di riferimento per il mercato degli indossabili di fascia alta e, in ottica di ecosistema, punta ad ampliare investimenti strategici e partnership.

Lo smartwatch è disponibile in due varianti: da 46mm, con un design ottagonale e una struttura robusta e resistente, e da 41mm, ispirato alla gioielleria di lusso. C’è poi la Ultimate Gold Edition, primo smartwatch dotato di una lunetta e di una corona in oro con motivi trapezoidali 3D scolpiti attraverso il processo di incisione a diamante, cinturino in titanio PVD oro con fibbia a farfalla.

La tecnologia di monitoraggio dei parametri vitali  è affidata a TruSeen 5.5+ che incorpora un algoritmo di miglioramento del segnale a canali multipli basato su un algoritmo proprietario di Deep Learning. TruSleep 3.0 fornisce un’analisi migliorata dei cicli del sonno e della respirazione nel sonno che rileva eventuali irregolarità, fornendo ulteriori informazioni sullo stato della salute respiratoria.

GT4 presenta anche la funzionalità migliorata di monitoraggio intelligente del ciclo mestruale che analizza in maniera intelligente indicatori fisiologici come la frequenza cardiaca durante il sonno, la temperatura cutanea, il ritmo respiratorio utili per poter prevedere il periodo mestruale.

I GT4 montano il sistema operativo Harmony e sono compatibili sia con Android che con iOs. La batteria ha una durata che, anche con un uso intensivo in attività sportive, supera i 10 giorni

Sempre per restare nel campo degli indossabili, sono stati presentati gli auricolari FreeBuds Pro 3, dotati di un involucro in vetro liscio in un unico pezzo realizzato con materiale di vetro nano processato, di un doppio driver Ultra-hearing e di un triplo equalizzatore adattivo.

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