La statua di Napoleone Bonaparte di Palazzo Brera si illumina di azzurro fino al 2 dicembre in occasione di “Novembre azzurro”. Milano l’ultima tappa della campagna di prevenzione sul tumore alla prostata promossa da Europa Uomo, patrocinata dal ministero della Salute, dall’Istituto superiore di sanit e dal ministero per i Beni culturali. Claim dell’iniziativa: “Fai luce su di te”. La campagna ha l’obiettivo di promuovere una maggior consapevolezza della malattia nell’universo maschile e a fornire strumenti per affrontarla. Serata clou ieri sera nella Pinacoteca di Brera con il Charity Gala Dinner conclusivo dell’iniziativa.
GUARDA IL VIDEO – Sangue nelle urine dell’uomo: allarme prostata?
La prostata non deve essere un tab
Abbiamo deciso – sottolinea Maria Laura De Cristofaro, presidente di Europa Uomo Italia Onlus – di parlare a tutti gli uomini attraverso il linguaggio dell’arte, scegliendo delle statue simbolo di virilit maschile. Il tumore alla prostata una patologia che incide moltissimo sul vissuto, come il tumore al seno: ma se le donne sono pi abituate ad occuparsi della propria salute e a parlare con i medici, gli uomini sono meno inclini alla prevenzione. Secondo Maria Laura De Cristofaro, la prostata non deve essere pi un tab e nell’uomo deve aumentare la consapevolezza che le buone abitudini sono alla base della conoscenza del proprio corpo. “Novembre Azzurro” una campagna organizzata in 5 regioni (Lazio, Calabria, Campania, Piemonte e Lombardia). Una campagna organica: 35 giorni di attivit continuativa, pi di 30 luminari di urologia e oncologia coinvolti, 50mila pieghevoli distribuiti, oltre 1000 ragazzi raggiunti negli incontri con le scuole. La campagna ha anche fatto tappa al Museo archeologico Nazionale di Reggio Calabria dove sono custoditi i Bronzi di Riace. Il nostro obiettivo – spiega De Cristofaro – di estenderla, entro il 2022, a tutto il Paese.
Iniziative di sensibilizzazione in piazza e in farmacia
Materiale informativo distribuito nelle piazze milanesi, in farmacie e presso gli studi dei medici di famiglia. E iniziative di sensibilizzazione anche nelle scuole: tra gli obiettivi della campagna – spiegano gli organizzatori – c’ quello di far partire il cambiamento culturale di consapevolezza e conoscenza del proprio corpo sin dalla giovane et.
GUARDA IL VIDEO – Nuovo test per cancro prostata evita 40% biopsie
Lo stato dell’arte della prevenzione
Alla Pinacoteca di Brera si svolta anche una tavola rotonda – “L’uomo con tumore della prostata: perch lavorare in sinergia” – presieduta dal prof. Riccardo Valdagni, direttore Radioterapia oncologica 1 e programma prostata, Fondazione Irccs dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano. stato fatto il punto sullo stato dell’arte nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e delle terapie del cancro prostatico. E sono state affrontate anche le problematiche psico-emozionali causate dalle terapie. In Italia si stimano 458mila persone con pregressa diagnosi di carcinoma prostatico, circa il 30% dei maschi con tumore. Ma oltre 14 milioni di uomini sono a rischio per fascia d’et, familiarit o altri fattori. Solo per il 2018 sono stimate circa 35mila nuove diagnosi, 5.950 delle quali in Lombardia (come attesta il Rapporto Aiom-Airtum 2018). Il carcinoma prostatico nell’ultimo decennio risultata la neoplasia pi frequente nella popolazione maschile nei Paesi occidentali, e rappresenta oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di et.
Vademecum in 7 punti, dallo stile di vita al controllo del Psa
stato presentato anche un vademecum in 7 punti, elaborato da Europa Uomo, per prevenire il tumore alla prostata. Primo punto, uno stile di vita sano: attivit fisica, evitare alcol e fumo. Seguire una dieta bilanciata, riducendo il consumo di carne rossa e di bevande zuccherate. Al secondo posto una corretta informazione su prostata e patologie prostatiche in generale confrontandosi con il medico. Terzo, parlarne con la partner: la prostata non deve pi essere un tab.Quarto: controllare il valore del Psa dai 50 anni in poi quando si fa l’esame del sangue. E se in famiglia ci sono casi di tumore alla prostata, controllarsi dai 40 anni. Quinto, fare sorveglianza attiva in caso di diagnosi di tumore indolente. Sesto: tenere presente che in caso di tumore, puoi sempre scegliere tra la chirurgia e la radioterapia. Settimo: affidarsi sempre a una struttura dedicata con un team pluridisciplinare di professionisti. La multidisciplinariet fondamentale per superare la malattia.
© Riproduzione riservata