AGI – La barella che sta trasportando la speleologa bresciana di 32 anni, Ottavia Piana, entro 3-4 ore potrebbe essere fuori dalla grotta ‘Abisso Bueno Fontenò in provincia di Bergamo. Lo rendo noto il Soccorso alpino alle 22 del 17 dicembre. Come informano i soccorritori, “l’ultimo tratto è stato percorso più velocemente del previsto grazie ai tratti disostruiti in precedenza e per la valutazione dei sanitari di evitare soste prolungate”.
Lo scorso anno durante un simile intervento, sempre per trarre in salvo Ottavia Piana, lo stesso tratto era stato percorso in circa 12 ore. Il Soccorso alpino comunica che il punto stampa a Fonteno si terra’ domani mattina. Ottavia nella caduta, secondo i medici soccorritori, avrebbe riportato fratture facciali e a un ginocchio ma anche traumi alle vertebre e alle costole. I soccorritori con la barella stanno risalendo lentamente, sia per le condizioni della speleologa che per rischio di crolli, lungo la parte della grotta conosciuta e sono sempre in contatto con l’esterno grazie a un cavo telefonico tirato lungo tutto il percorso.
Secondo quanto riportato dai soccorritori che hanno avuto contatti, Ottavia parla poco e ha già detto che non entrerà più in una grotta tanto da “voler abbandonare per sempre la speleologia per sempre”. Una curiosità che riporta indietro al 1980. Impegnato nei soccorsi della speleologa c’è anche Tullio Bernabei che l’11 giugno di 44 anni fu il primo a calarsi nel pozzo artesiano di Vermicino nelle complesse operazioni per tentare di salvare il piccolo Alfredino Rampi.