• 4 Febbraio 2025 20:51

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

La Spagna taglia l’orario di lavoro. Al via la settimana da 37,5 ore

Feb 4, 2025

AGI – Dopo un anno di delicate trattative, il governo spagnolo ha dato il via libera alla riduzione della settimana lavorativa da 40 a 37,5 ore, anche se al momento non c’è la garanzia che il disegno di legge passi in Parlamento. “È una giornata storica perché la durata legale della settimana lavorativa non viene cambiata nel nostro Paese da 41 anni”, ha dichiarato il ministro del Lavoro Yolanda Diaz, membro del partito di estrema sinistra Sumar. “Ridurre la giornata lavorativa migliorerà la produttività del nostro Paese. Non ha senso passare ore e ore al lavoro, dobbiamo essere efficienti”, ha sottolineato il ministro, incaricato di guidare questa riforma faro del governo di sinistra spagnolo.

Il testo adottato è il risultato di un accordo firmato il 20 dicembre con i due principali sindacati dei lavoratori, UGT e CCOO, ma senza le organizzazioni dei datori di lavoro che a metà novembre avevano deciso di abbandonare il tavolo delle trattative dopo undici mesi di incontri infruttuosi. Le confederazioni datoriali sono infatti preoccupate per l’impatto della riforma sulla competitività spagnola, ritengono che non tutti i settori siano sullo stesso piano e che anzi una riduzione generale dell’orario di lavoro possa indebolire alcune aziende. Ma il ministro ha ribattuto loro che la Spagna conta ora più posti di lavoro e che è ora necessario “modernizzare” il Paese.

Nell’accordo siglato nell’ottobre 2023, il Sumar e il Partito socialista spagnolo (PSOE) si erano impegnati a ridurre la settimana lavorativa legale da 40 a 37,5 ore entro il 31 dicembre 2025, senza alcuna perdita di salario. Questa riduzione interesserà quasi 12 milioni di dipendenti del settore privato, soprattutto nei settori del commercio al dettaglio, della ristorazione e dell’agricoltura in quanto la settimana lavorativa di 37,5 ore si applica già al servizio pubblico e alle grandi aziende.

Oltre alla comunità imprenditoriale, la sfida principale per il governo di Pedro Sànchez, che non ha la maggioranza assoluta alla Camera dei Deputati, è convincere i suoi partner parlamentari dei meriti della riforma. L’accordo si è scontrato infatti con le perplessità del Partito nazionalista basco (PNV) e, soprattutto, del gruppo catalano pro-indipendenza Junts per Catalunya (JxCat), due formazioni alleate del governo ma ritenute vicine alla comunità imprenditoriale.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close