• 26 Novembre 2024 1:55

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La Russia sta organizzando i “Giochi dell’amicizia”

Giu 21, 2023

AGI – La linea è ormai tracciata, il progetto è lanciato: nel settembre del 2024, circa un mese dopo le Olimpiadi di Parigi, a Mosca e Kazan dovrebbero tenersi i primi ‘Giochi Brics’. Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha già deciso di ribattezzarli i ‘Giochi dell’Amicizia’.

La volontà dell’organizzazione di questo evento multisportivo è stata confermata nel corso del recente Forum economico internazionale di San Pietroburgo e, come ha ribadito, lo stesso ministro dello sport russo Oleg Matytsin, per organizzare i primi ‘Giochi Brics’, non ci sarà alcuna richiesta di approvazione da parte delle federazioni internazionali.

All’evento previsto nella capitale russa, città dove ci sono impianti innovativi e funzionali che consentono di praticare tutti gli sport (sci e salto con gli sci compresi), gareggeranno atleti delle Nazioni membri dell’alleanza politica, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica ma anche Pakistan e gli ex Stati sovietici dell’Asia centrale, Kazakhstan, Kirghizistan, Tajikistan e Uzbekistan.

Possibile che qualche evento si svolgerà a Kazan, capitale della Repubblica del Tatarstan, in passato già sede dei Campionati mondiali degli sport acquatici. Il ministro dello sport russo, Oleg Matytsin è prossimo a volare in Sudafrica dove il 22 e 23 giugno ci sarà un incontro con i ministri dello sport dei Brics dove i Giochi sono all’ordine del giorno.

“Questo è un nostro diritto, proporremo di tenere i Giochi Brics in formato aperto – ha detto Matytsin -. Su istruzioni del presidente, stiamo preparando un progetto con la Repubblica del Tatarstan. Non abbiamo bisogno dell’approvazione o del coordinamento con le federazioni internazionali perché questa è una decisione statale”.

Un dibattito dedicato allo sport

Nell’ambito del Forum economico di San Pietroburgo, il canale televisivo sportivo russo Match TV, ha organizzato un dibattito intitolato, ‘Lo sport nella nuova realtà: dalla competizione al prodotto’. Sono intervenute diverse personalità molto importanti dello sport russo, il vice primo ministro Dmitry Chernyshenko, il ministro dello sport Matytsin, la presidente della federazione di sci, tre volte campionessa olimpica e soprannominata ‘farfalla di Magadan’, Elena Vyalbe, il vicepresidente della federazione di hockey su ghiaccio Roman Rotenberg, la campionessa olimpica di pattinaggio di figura Alina Zagitova, e la presidente della federazione di triathlon Ksenia Shoigu.

“Nel 2022 c’è stato un tentativo di abolire la Russia come potenza sportiva ma nonostante questa enorme pressione, comprendiamo che ciò ha motivazioni politiche specifiche e lo sport nel Paese deve continuare a svilupparsi – ha detto Chernyshenko, già presidente del Comitato organizzatore dei Giochi invernali di Sochi e della KHL di hockey -.

Molti Paesi “non supportano il divieto di organizzare competizioni internazionali sul territorio del nostro Paese e già adesso possiamo dire che non era possibile cancellarci come potenza sportiva”.

Il ‘precedente’

Nel 1984 su spinta dell’Unione Sovietica venne organizzato l’evento ‘Druzhba-84’, i ‘Giochi dell’Amicizia’ che si aprirono allo stadio Lenin di Mosca il 18 agosto pochi giorni dopo la conclusione dell’Olimpiade di Los Angeles. L’evento sovietico interessò i Paesi comunisti, dalla Corea del Nord a Cuba, da Berlino Est a Ulan Bator in Mongolia.

Prese parte anche l’Italia e l’unica medaglia fu l’oro nell’equitazione di Michele Della Casa. I ‘Giochi Brics’ non sono una minaccia per le Olimpiadi ma sicuramente un’interessante alternativa alla quale potrebbe aderire anche qualche altra Nazione in particolare africana.

Il Comitato Olimpico Internazionale che non vuole spaccature nello sport e soprattutto boicottaggi, nel marzo scorso ha deciso di riammettere gli atleti russi e bielorussi come neutrali e individuali ma diverse federazioni, tra esse l’atletica leggera guidata dall’inglese Sebastian Coe e gli sport acquatici, hanno deciso di non aderire e mantenere l’esclusione.

Le qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi 2024 stanno entrando nel vivo con il reale rischio che in alcuni sport gli atleti russi e bielorussi non saranno presenti con una chiara violazione della ‘Carta olimpica’.  

AGI – La linea è ormai tracciata, il progetto è lanciato: nel settembre del 2024, circa un mese dopo le Olimpiadi di Parigi, a Mosca e Kazan dovrebbero tenersi i primi ‘Giochi Brics’. Il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha già deciso di ribattezzarli i ‘Giochi dell’Amicizia’.
La volontà dell’organizzazione di questo evento multisportivo è stata confermata nel corso del recente Forum economico internazionale di San Pietroburgo e, come ha ribadito, lo stesso ministro dello sport russo Oleg Matytsin, per organizzare i primi ‘Giochi Brics’, non ci sarà alcuna richiesta di approvazione da parte delle federazioni internazionali.
All’evento previsto nella capitale russa, città dove ci sono impianti innovativi e funzionali che consentono di praticare tutti gli sport (sci e salto con gli sci compresi), gareggeranno atleti delle Nazioni membri dell’alleanza politica, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica ma anche Pakistan e gli ex Stati sovietici dell’Asia centrale, Kazakhstan, Kirghizistan, Tajikistan e Uzbekistan.
Possibile che qualche evento si svolgerà a Kazan, capitale della Repubblica del Tatarstan, in passato già sede dei Campionati mondiali degli sport acquatici. Il ministro dello sport russo, Oleg Matytsin è prossimo a volare in Sudafrica dove il 22 e 23 giugno ci sarà un incontro con i ministri dello sport dei Brics dove i Giochi sono all’ordine del giorno.
“Questo è un nostro diritto, proporremo di tenere i Giochi Brics in formato aperto – ha detto Matytsin -. Su istruzioni del presidente, stiamo preparando un progetto con la Repubblica del Tatarstan. Non abbiamo bisogno dell’approvazione o del coordinamento con le federazioni internazionali perché questa è una decisione statale”.
Un dibattito dedicato allo sport
Nell’ambito del Forum economico di San Pietroburgo, il canale televisivo sportivo russo Match TV, ha organizzato un dibattito intitolato, ‘Lo sport nella nuova realtà: dalla competizione al prodotto’. Sono intervenute diverse personalità molto importanti dello sport russo, il vice primo ministro Dmitry Chernyshenko, il ministro dello sport Matytsin, la presidente della federazione di sci, tre volte campionessa olimpica e soprannominata ‘farfalla di Magadan’, Elena Vyalbe, il vicepresidente della federazione di hockey su ghiaccio Roman Rotenberg, la campionessa olimpica di pattinaggio di figura Alina Zagitova, e la presidente della federazione di triathlon Ksenia Shoigu.
“Nel 2022 c’è stato un tentativo di abolire la Russia come potenza sportiva ma nonostante questa enorme pressione, comprendiamo che ciò ha motivazioni politiche specifiche e lo sport nel Paese deve continuare a svilupparsi – ha detto Chernyshenko, già presidente del Comitato organizzatore dei Giochi invernali di Sochi e della KHL di hockey -.
Molti Paesi “non supportano il divieto di organizzare competizioni internazionali sul territorio del nostro Paese e già adesso possiamo dire che non era possibile cancellarci come potenza sportiva”.
Il ‘precedente’
Nel 1984 su spinta dell’Unione Sovietica venne organizzato l’evento ‘Druzhba-84’, i ‘Giochi dell’Amicizia’ che si aprirono allo stadio Lenin di Mosca il 18 agosto pochi giorni dopo la conclusione dell’Olimpiade di Los Angeles. L’evento sovietico interessò i Paesi comunisti, dalla Corea del Nord a Cuba, da Berlino Est a Ulan Bator in Mongolia.
Prese parte anche l’Italia e l’unica medaglia fu l’oro nell’equitazione di Michele Della Casa. I ‘Giochi Brics’ non sono una minaccia per le Olimpiadi ma sicuramente un’interessante alternativa alla quale potrebbe aderire anche qualche altra Nazione in particolare africana.
Il Comitato Olimpico Internazionale che non vuole spaccature nello sport e soprattutto boicottaggi, nel marzo scorso ha deciso di riammettere gli atleti russi e bielorussi come neutrali e individuali ma diverse federazioni, tra esse l’atletica leggera guidata dall’inglese Sebastian Coe e gli sport acquatici, hanno deciso di non aderire e mantenere l’esclusione.
Le qualificazioni per le Olimpiadi di Parigi 2024 stanno entrando nel vivo con il reale rischio che in alcuni sport gli atleti russi e bielorussi non saranno presenti con una chiara violazione della ‘Carta olimpica’.  

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