MILANO – Ore 9.10. Partenza debole per le Borse europee in una settimana che guarda da un lato ancora alle trimestrali delle società quotate e dall’altro alla riunione della Fed id mercoledì, che potrebbe deciedere un nuovo rialzo dei tassi di interesse Usa. Milano sale dello 0,08%, Londra dello 0,05%, Francoforte avanza dello 0,25% e Parigi cede lo 0,12%. Chiuse per festività Tokyo e le piazze finanziarie cinesi.
Sul fronte valutario l’euro è stabile e scambia a 1,212 sul dollaro. In Asia avanza il won coreano grazie all’intesa con il vicino del Nord e mette a segno un +0,8% a 1,067 rispetto al dollaro. Debole lo yen che cede lo 0,1% a 109,1 sul biglietto verde Usa.
Dal fronte macro è giunto l’indice Pmi manifatturiero della Cina che ad aprile si è attestato a 51,4 punti, rispetto ai 51,3 attesi e ai precedenti 51,5 punti. Per quanto riguarda l’Italia, Standard & Poor’s ha confermato il rating a BBB, con outlook stabile. In calendario, le stime sull’inflazione in Italia ma anche in Germania, mentre in Cina, dove i mercati sono chiusi per festività così come in Giappone, viene diffuso l’indice pmi manifatturiero.
Il petrolio è in lieve calo. Il greggio Wti del Texas perde lo 0,3% a 67,85 dollari al barile a causa delle stime sull’aumento della produzione negli Stati Uniti mentre il Brent cede lo 0,48% a 74,2 dollari. Nel mese che si chiude oggi tuttavia i prezzi sono stati spinti dalla tenuta dell’accordo sui tagli alla produzione dell’Opec e dalle prospettive, sempre più concrete, che l’amministrazione Trump faccia saltare l’intesa sul nucleare con l’Iran, riducendo quindi le forniture di petrolio d Teheran all’estero.