AGI – Ancora due giorni, poi il verdetto – in un senso o nell’altro – sara’ scritto. La Roma continua a preparare la finale di Europa League in una Trigoria blindata. Mourinho non vuole distrazioni tanto meno spifferi per non concedere vantaggi al Siviglia. Tutti gli occhi, comunque, sono puntati su Paulo Dybala e sulle sue condizioni: l’argentino, però, migliora giorno dopo giorno.
Corsa contro il tempo
Il dolore alla caviglia è ormai passato, adesso è una corsa contro il tempo per cercare di presentarsi nella miglior forma possibile al grande appuntamento del 31 maggio; difficile possa giocare titolare ma già riuscire a giocare più di quei 20 minuti auspicati da Mourinho sarebbe un passo avanti importante.
Il portoghese – che domani parlerà in conferenza alle 17.45 con Mancini e Pellegrini – ci spera e intanto carica l’ambiente.
“La Roma è appartenenza”
“Lavoriamo duro ogni giorno per costruire la storia della Roma, due finali europee consecutive solo i grandi club con una grande storia riescono a farle. E anche per loro non è semplice. Per noi esserci riusciti adesso ha un grande valore”, le sue parole a Sky Sport.
“Non penso molto a quello che ho vinto in carriera. Il passato rimane, la storia non può essere cancellata. Ora non penso più a cosa potrei vincere, ma alla felicità che posso regalare ai tifosi della Roma. È una città che vive di Calcio. La Roma è appartenenza, è essere parte di qualcosa”, conclude il tecnico.
AGI – Ancora due giorni, poi il verdetto – in un senso o nell’altro – sara’ scritto. La Roma continua a preparare la finale di Europa League in una Trigoria blindata. Mourinho non vuole distrazioni tanto meno spifferi per non concedere vantaggi al Siviglia. Tutti gli occhi, comunque, sono puntati su Paulo Dybala e sulle sue condizioni: l’argentino, però, migliora giorno dopo giorno.
Corsa contro il tempo
Il dolore alla caviglia è ormai passato, adesso è una corsa contro il tempo per cercare di presentarsi nella miglior forma possibile al grande appuntamento del 31 maggio; difficile possa giocare titolare ma già riuscire a giocare più di quei 20 minuti auspicati da Mourinho sarebbe un passo avanti importante.
Il portoghese – che domani parlerà in conferenza alle 17.45 con Mancini e Pellegrini – ci spera e intanto carica l’ambiente.
“La Roma è appartenenza”
“Lavoriamo duro ogni giorno per costruire la storia della Roma, due finali europee consecutive solo i grandi club con una grande storia riescono a farle. E anche per loro non è semplice. Per noi esserci riusciti adesso ha un grande valore”, le sue parole a Sky Sport.
“Non penso molto a quello che ho vinto in carriera. Il passato rimane, la storia non può essere cancellata. Ora non penso più a cosa potrei vincere, ma alla felicità che posso regalare ai tifosi della Roma. È una città che vive di Calcio. La Roma è appartenenza, è essere parte di qualcosa”, conclude il tecnico.