AGI – La prima volta in cui un Papa è entrato nei palazzi della politica italiana risale al 14 novembre 2002, quando Giovanni Paolo II tenne uno storico discorso a Montecitorio, di fronte al Parlamento riunito in seduta comune (altro evento non comune). Per la seconda sono trascorsi 21 anni.
Papa Francesco è entrato al Senato, per rendere l’ultimo saluto al presidente Giorgio Napolitano. Il Capo della Chiesa cattolica si raccoglie per lunghi minuti in preghiera dinanzi al feretro del primo presidente italiano comunista e ateo, che martedì si congederà con un funerale laico.
Ha sorpreso le centinaia di persone che si trovavano all’esterno di palazzo Madama, disciplinate dalle transenne e pazientemente in attesa del turno per accedere alla camera ardente.
Papa Francesco era sulla sedia a rotelle, ha percorso il lungo corridoio del palazzo e si è fermato a firmare il libro delle condoglianze, poi è entrato nella sala dove la famiglia del presidente emerito è raccolta intorno alla bara. E si è alzato in piedi, sorreggendosi a un bastone per prendere le mani della signora Clio e porgere il suo cordoglio ai figli e ai nipoti del primo presidente italiano che ha conosciuto quando è cominciato il suo pontificato.