• 20 Gennaio 2025 6:30

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La prima capitale europea senza auto: la proposta

Gen 21, 2022

Siamo in un’epoca in cui si parla sempre più spesso di stop alla circolazione di auto a benzina e diesel. L’Unione Europea infatti ha dato delle nuove linee guida e delle direttive, per le quali tutte le Case automobilistiche dovrebbero smettere di produrre veicoli con motorizzazioni termiche a partire dal 2035.

La transizione energetica è già a buon punto per molti brand, abbiamo visto poche ore fa che continua ad esempio il percorso di Jeep, che ha appena lanciato le sue nuove Compass e Renegade e-Hybrid, ma abbiamo anche potuto apprendere che non tutti sono pienamente d’accordo con questa decisione, come il CEO Stellantis Carlos Tavares, che ha annunciato per il 2023 l’arrivo di un nuovo motore diesel Euro 7.

In questo contesto, c’è una città europea, ed è la prima nel Vecchio Continente, che ha addirittura deciso di impedire totalmente la circolazione delle auto di qualsiasi tipologia e motorizzazione dal centro. Stiamo parlando di Berlino, che vorrebbe bandire tutte le vetture dalla Innenstadt, la parte delimitata dalla ferrovia urbana S-Bahn-Ring. Non solo il centro, ma un’area di 88 chilometri quadrati in tutto circa.

Berlino senza auto: cosa succede

L’iniziativa era stata mossa inizialmente da un gruppo di amici, ma oggi è diventata una vera e propria campagna su vasta scala: Berlin Autofrei. È stata presentata una petizione firmata da 50.333 persone al Senato della città (grande successo, visto che bastava superasse 20.000 adesioni in tutto). La decisione definitiva verrà presa il prossimo 7 marzo, la valutazione ufficiale doveva essere eseguita lo scorso 5 gennaio, ma ci sono stati dei cambiamenti nel testo che hanno reso necessario il rinvio. Il Senato dovrà decidere se ritenere o meno la legge costituzionale, e in un massimo di 4 mesi approvare o respingere la proposta.

Cosa potrebbe succede a Berlino con l’approvazione

Nel caso in cui il Senato decidesse di approvare la proposta di legge, ci saranno comunque delle deroghe al divieto di circolazione, già previste nel testo:

  • per i servizi di emergenza;
  • per il traffico commerciale;
  • per i mezzi che si occupano delle consegne;
  • per i disabili.

Quando i residenti del centro della città di Berlino avranno bisogno dell’auto per esigenze particolari, a seguito dell’eventuale approvazione del blocco totale alla circolazione, e non potranno usare i mezzi pubblici, allora avranno la possibilità di noleggiare un’auto fino a sei volte l’anno. Parcheggi e vie potrebbero essere trasformati in piste ciclabili e parchi, rivoluzionando totalmente la circolazione attuale.

Manuel Wiemann è il portavoce di Autofrei, sostiene che la maggior parte delle persone residenti a Berlino sia contraria alle automobili, sia perché occupano molto spazio, sia a causa del forte inquinamento atmosferico. Per non parlare degli incidenti stradali molto gravi e mortali, che purtroppo sono frequenti.

Wiemann teme che l’iniziativa possa non essere approvata, è difficile ottenere immediatamente successo. Per questo motivo si sta già preparando per organizzare un referendum popolare. Chiaramente si tratta di un’impresa colma di difficoltà, a partire dalla raccolta firme (che dovrebbero essere almeno 175.000) e dalla sottoscrizione del 7% degli aventi diritto di voto alla locale Camera dei Deputati. L’eventuale trionfo dello stop alle auto a Berlino potrebbe dare vita a iniziative simili in molte altre città d’Europa. Restiamo in attesa di sviluppi.

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