Guidare una moto è un’esperienza esaltante ma anche una grande responsabilità. Gli pneumatici sono l’unico punto di contatto tra il mezzo e la strada, e mantenere la pressione corretta è cruciale per la sicurezza e per massimizzare prestazioni e durata. Allo stesso modo, pneumatici gonfiati in modo non corretto possono rovinare il piacere di guida e mettere il motociclista a rischio.
Valori di pressione consigliati
Una pressione errata può compromettere l’aderenza, causare usura irregolare del battistrada e persino provocare incidenti. I valori corretti di pressione per gli pneumatici della moto sono indicati dal produttore nel libretto d’uso e manutenzione o su un’etichetta applicata sul mezzo. Alcuni esempi sono:
moto sportiva come la Yamaha YZF-R6: la pressione consigliata potrebbe essere di 2,5 bar per l’anteriore e 2,9 bar per il posteriore;
moto da turismo, esempio BMW R 1250 GS: anteriore 2.3 bar, posteriore 2.7 bar (pilota singolo) / 2.9 bar (pilota con passeggero e/o bagagli);
moto da cross KTM 450 SX-F: anteriore 1.5-1.7 bar, posteriore 1.4-1.6 bar.
Il “bar” è l’unità di misura della pressione. Alcuni pneumatici riportano i valori di pressione direttamente sulla spalla.
Tipologie di pneumatici
Esistono diverse tipologie di pneumatici, ognuna con caratteristiche specifiche che influenzano la pressione ideale:
stradali: sono i più comuni e versatili, adatti all’uso quotidiano su strade asfaltate. Seguono i valori di pressione standard indicati dal produttore;
sportivi: progettati per la pista, offrono massima aderenza e prestazioni alle alte velocità. Richiedono pressioni più basse rispetto a quelli stradali, in genere 0,4-0,5 bar in meno sull’anteriore e 1,5 bar in meno sul posteriore;
da turismo: ideali per lunghi viaggi e carichi pesanti, offrono comfort e stabilità. Potrebbero richiedere una pressione leggermente superiore a quella standard, soprattutto al posteriore se a pieno carico;
off-road: studiati per terreni accidentati, fangosi o sabbiosi, necessitano di pressioni più basse per aumentare l’impronta a terra e migliorare la trazione.
Fattori che influenzano la pressione ideale
Oltre al tipo di pneumatico, altri fattori come questi influenzano la pressione ideale:
carico: il peso del pilota, del passeggero e degli eventuali bagagli aumenta il carico sulla moto, richiedendo una pressione maggiore, soprattutto sul pneumatico posteriore. Ad esempio, con un passeggero, si potrebbe dover aumentare la pressione posteriore di 0,2 bar;
temperatura: il clima influisce sulla pressione dell’aria all’interno degli pneumatici. In estate, con l’aumento delle temperature, la pressione aumenta, quindi è consigliabile diminuirla leggermente (0,1-0,2 bar) rispetto ai valori standard. In inverno, invece, la pressione diminuisce a causa del freddo, quindi è consigliabile aumentarla leggermente (0,1-0,2 bar);
velocità: la pressione aumenta a causa del calore generato dall’attrito con l’asfalto. Se si prevede di guidare a velocità sostenuta per lunghi periodi, si potrebbe dover aumentare leggermente la pressione, soprattutto all’anteriore;
altitudine: se la pressione atmosferica diminuisce, potrebbe essere necessario aumentare leggermente la pressione per compensare;
tipo di strada: su strade dissestate o percorsi off-road, potrebbe essere utile diminuire leggermente la pressione per aumentare l’impronta a terra e migliorare la trazione.
Controllo della pressione
Controllare regolarmente la pressione degli pneumatici è fondamentale per la sicurezza e per ottimizzare le prestazioni della moto. Si consiglia di effettuare il controllo una volta ogni due settimane, ma la frequenza può variare in base all’utilizzo della moto. Ad esempio, se si utilizza la moto quotidianamente o per lunghi viaggi, è consigliabile controllare la pressione più spesso. Durante la guida, la pressione aumenta a causa del riscaldamento dell’aria all’interno. Questo è normale e non deve preoccupare. Ecco perché per il controllo della pressione a caldo, si deve tenere presente che i valori saranno più alti rispetto a quelli a freddo. In genere, si può considerare un aumento di circa 0,2-0,3 bar.
Manometri misurazione pressione
Esistono diversi tipi di manometri in commercio per misurare la pressione degli pneumatici:
analogici: sono i più economici ma anche i meno precisi. Hanno una lancetta che indica il valore su una scala graduata;
digitali: più costosi ma offrono una maggiore precisione. Hanno un display che mostra il valore numerico della pressione;
a penna: compatti e portatili, ideali per un controllo rapido.
Per uso domestico, un manometro digitale è una buona scelta, in quanto offre un buon compromesso tra precisione e costo.
Come controllare la pressione correttamente
controllare a freddo: la pressione degli pneumatici va misurata a freddo, ovvero quando la moto è ferma da almeno un paio d’ore;
rimuovere il cappuccio della valvola: svitare il cappuccio in senso antiorario;
collegare il manometro: premere saldamente il manometro sulla valvola finché non si sente un sibilo. Assicurarsi che sia ben sigillato per ottenere una lettura accurata;
leggere il valore: il manometro indicherà la pressione attuale dello pneumatico;
confrontare con i valori consigliati: verificare se la pressione rientra nell’intervallo consigliato dal produttore, tenendo conto del carico e della temperatura.
Ripetere la stessa procedura per l’altro pneumatico, a controlli ultimati riposizionare i cappucci delle valvole per proteggerle da sporco e detriti.
Problemi legati alla pressione errata
Una pressione non corretta degli pneumatici può compromettere seriamente la sicurezza e le prestazioni della moto, ecco perché è fondamentale regolarla. Sia una pressione troppo alta che troppo bassa possono causare diversi problemi:
Pressione troppo alta:
minore aderenza: la ridotta superficie di contatto con la strada compromette l’aderenza, soprattutto in curva e su superfici bagnate. Ad esempio, in caso di frenata improvvisa, la ruota potrebbe bloccarsi più facilmente, aumentando il rischio di scivolata;
minor comfort: pneumatici troppo gonfi trasmettono più vibrazioni e urti, rendendo la guida meno confortevole e più affaticante, specialmente su lunghe distanze o strade sconnesse;
usura irregolare: il centro del battistrada si consuma più rapidamente, riducendo la durata dello pneumatico e richiedendo una sostituzione anticipata, con conseguenti costi aggiuntivi;
rischio di rottura del cerchio: un pneumatico troppo gonfio è più rigido e meno in grado di assorbire gli urti, aumentando il rischio di danni al cerchio in caso di buche o ostacoli;
maggiore sensibilità a buche e disuguaglianze stradali: la ridotta capacità di assorbimento degli urti rende la moto più sensibile alle asperità del terreno, compromettendo la stabilità e il comfort di guida.
Per regolare la pressione eccessiva premere leggermente lo spillo della valvola per far uscire aria finché la pressione non raggiunge il valore desiderato.
Pressione troppo bassa:
difficoltà di gestione: la moto diventa pesante e lenta nei cambi di direzione, aumentando il rischio di cadute, soprattutto a bassa velocità o in manovra;
consumo irregolare: i lati del battistrada si consumano più rapidamente, compromettendo la stabilità e la sicurezza. Si potrebbero notare segni di usura eccessiva sulle spalle del pneumatico, mentre la parte centrale rimane relativamente intatta;
aumento del consumo di carburante: la resistenza al rotolamento aumenta, costringendo il motore a lavorare di più e consumando più carburante. Questo si traduce in un aumento dei costi di gestione della moto;
rischio di incidenti: la minore aderenza e il controllo più difficoltoso aumentano il rischio di incidenti, soprattutto su strade bagnate o in condizioni di scarsa aderenza;
maggiore rischio di aquaplaning: su strade bagnate, gli pneumatici sgonfi faticano a drenare l’acqua, aumentando il rischio.
Per una corretta regolazione gonfiare lo pneumatico con un compressore o un gonfiatore manuale fino a raggiungere la pressione corretta.