Stavolta l’intervento della Polizia Stradale è stato veramente una benedizione. Un gruppo di studenti di una scuola media di Verbania stava per partire per una gita a Milano quando l’alcoltest effettuato all’autista del bus ha fermato un possibile disastro, poiché il conducente è risultato positivo con un tasso alcolemico superiore all’1 g/l.
Ricostruzione della vicenda
Poco prima della partenza dell’autobus, gli agenti della Polizia Stradale di Verbania hanno effettuato i consueti controlli di routine. Queste verifiche sono una pratica consolidata volta a garantire l’efficienza del mezzo di trasporto e la presenza di tutta la dotazione di sicurezza necessaria. In questa specifica occasione, oltre al controllo del veicolo, gli agenti hanno sottoposto il conducente dell’autobus, un quarantenne residente in provincia di Pavia e messo a disposizione da una ditta del Milanese, al test alcolemico.
L’esito dell’alcoltest ha rivelato una positività che ha immediatamente destato preoccupazione. Un conducente in stato di ebbrezza rappresenta un rischio inaccettabile, soprattutto quando responsabile della sicurezza di un gruppo di studenti in gita scolastica. Fortunatamente, l’intervento tempestivo della polizia stradale ha impedito che l’autobus partisse in condizioni di pericolo, salvaguardando l’incolumità dei ragazzi.
Non solo la guida in stato di ebbrezza
Ma le irregolarità riscontrate non si sono limitate all’esito dell’alcoltest. Gli agenti hanno infatti accertato che il conducente non aveva inserito la carta tachigrafica nell’apposito dispositivo presente a bordo. Questa omissione è una violazione seria della normativa che regola i tempi di guida e di riposo degli autisti professionali, essenziale per prevenire la stanchezza e garantire la massima attenzione alla guida. Ulteriori accertamenti hanno inoltre rivelato che il conducente aveva anche mancato di rispettare i tempi di guida nei giorni precedenti al viaggio con la scolaresca di Verbania.
Le conseguenze per l’autista sono state chiare fin da subito. Oltre alla denuncia, è stato multato per la mancata inserzione della carta tachigrafica e per il mancato rispetto dei tempi di guida. L’ammontare totale della sanzione amministrativa che dovrà pagare il quarantenne pavese ammonta a circa 1.000 euro. A questa sanzione pecuniaria si aggiunge un provvedimento ben più restrittivo: la sospensione della patente di guida per un periodo di almeno 15 giorni, oltre alla decurtazione di 12 punti dalla patente. Queste misure severe evidenziano la serietà con cui vengono trattate le violazioni che mettono a rischio la sicurezza stradale, soprattutto nel contesto delicato del trasporto scolastico.
La gita è stata comunque realizzata
Nonostante l’imprevisto, la gita scolastica non è stata annullata. La prontezza della ditta di trasporti lombarda, che ha provveduto a inviare un nuovo autista, ha permesso agli studenti di partire, seppur con un ritardo di diverse ore. Questo dimostra l’efficacia dei meccanismi di sicurezza che, pur intervenendo a seguito di un’irregolarità, riescono a garantire comunque la realizzazione dell’attività didattica in condizioni di sicurezza.
È importante sottolineare che i controlli effettuati dalla Polizia Stradale non sono un evento isolato, ma rientrano in un protocollo consolidato tra il Ministero dell’Interno e il Ministero dell’Istruzione. Questo accordo pluriennale prevede la possibilità per gli istituti scolastici di richiedere specifici controlli preventivi sugli autobus destinati alle gite scolastiche prima della partenza. La frequenza di queste richieste, come testimoniato dai 25 autobus controllati dall’inizio dell’anno soltanto nella zona di Verbania, indica una crescente consapevolezza da parte delle scuole dell’importanza di verificare la sicurezza dei trasporti utilizzati per le attività esterne.