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La polizia punisce cyberbullo 14enne, frequenterà un corso finché non avrà capito i suoi errori

Mag 15, 2018

Primo ammonimento per un cyberbullo emesso dalla questura di Milano nei confronti di un ragazzo di 14 anni che per mesi ha perseguitato un compagno di scuola a Milano. Per quattro mesi, da gennaio ad aprile, ha caricato su Instagram una serie di fotomontaggi per prendere in giro il coetaneo e le sue tendenze sessuali.

Il ragazzino è stato avvertito da alcuni compagni di classe e ha affrontato il bullo chiedendogli come mai lo avesse preso di mira, soprattutto perché i due non frequentano la stessa classe. Ma le offese sono andate avanti gettando la vittima in uno stato di profonda depressione al punto da spingerla a non andare più a scuola.

Anche la sua fidanzatina è stata oggetto di scherno proprio per la loro relazione. Il padre si è rivolto alla polizia postale. Il 14enne è stato raggiunto da un provvedimento di ammonimento così come previsto dal protocollo Zeus. Dovrà frequenterà un percorso terapeutico in un centro che lo aiuterà a capire gli errori commessi.

La durata dipenderà dalla risposta del bullo.

Alla base del protocollo Zeus c’è, appunto, l’ingiunzione trattamentale, ossia l’obbligo a seguire un trattamento, inserita nell’ammonimento, una sorta di avviso che il questore manda agli autori di violenze o atti persecutori su segnalazione della vittima. È una misura che precede la denuncia vera e propria e ammonisce appunto il destinatario di interrompere i comportamenti molesti.

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