• 9 Gennaio 2025 7:15

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La nuova tassa sul libretto di circolazione è una bufala

Gen 8, 2025

Da settimane circola in rete una notizia che ha fatto storcere il naso agli automobilisti, quella di una tassa da pagare sul libretto di circolazione delle vetture possedute in virtù delle nuove regole del Codice della Strada. Ma attenzione, come sottolineato dall’Automobile Club Italia (Aci), il nuovo Codice e il nuovo anno non portano con sé alcun nuovo aggravio sulle tasche dei possessori dei veicoli, perché quella fin qui diventata virale sul web non è altro che l’ennesima fake news. Una bufala alla quale, nell’era di Internet, in tanti hanno creduto portando tantissimi possessori a gridare allo scandalo e a puntare il dito contro il Governo.

Una tassa che è una bufala

In tanti ci sono cascati con tutte le scarpe, anzi con tutte le ruote. Ma di fatto la notizia della tassa da pagare dal 1° gennaio 2025 sul libretto di circolazione è stata già bollata come fake news. La bufala, che circolava in rete già da diverso tempo, aveva mandato su tutte le furie gli automobilisti che ora, però, possono tirare un sospiro di sollievo.

A confermare e bollare come falsa la notizia è stata direttamente l’Aci, che allo stato delle cose ha confermato a più testate nazionali l’infondatezza della misura in vigore con l’arrivo del nuovo anno e prevista col nuovo Codice della Strada.

Nessun pagamento, infatti, è dovuto per l’emissione del libretto di circolazione, che essendo un documento fondamentale per poter guidare l’auto, non sarà colpito da alcuna accisa.

La notizia sul libretto di circolazione a pagamento

Ma cosa riportava la notizia, ripetiamo falsa, sulla tassa sul libretto di circolazione? Diversi siti e pagine hanno pubblicato nelle ultime settimane l’indiscrezione dell’arrivo di una “nuova stangata” per gli automobilisti. Una tassa che, in virtù dell’arrivo del nuovo Codice della Strada voluto dal ministro Matteo Salvini, doveva essere pagata con l’arrivo del 2025.

In buona sostanza, con toni che gridavano allo scandalo, veniva resa nota la richiesta di un pagamento per ottenere il libretto di circolazione. Un’accisa, dai 25 ai 40 euro, che ogni automobilista sarebbe stato costretto a pagare per il solo fatto di essere in possesso del documento.

Per rendere ancor più vera la notizia, bollata come falsa dall’Aci, siti e pagine in questione riportavano anche dettagli su chi doveva pagare la tassa e come. Per esempio c’era chi dava in dettaglio i vari scaglioni di prezzo (25 euro all’anno per auto e moto, 40 per veicoli commerciali e autocarri, soltanto 15 euro per i veicoli d’epoca e storici), oltre che “guidare” gli automobilisti al pagamento vero e proprio o sul portale Aci o presso le Poste o piattaforme PagoPa, con scadenza a ogni 31 gennaio, pena multe (500 euro), sospensione del libretto e addirittura blocco amministrativo del mezzo.

Ma niente di tutto ciò è vero. Nessuna tassa, a maggior ragione se nuova, verrà richiesta agli automobilisti per ottenere il libretto di circolazione del proprio mezzo. Le uniche oggi in vigore sono esclusivamente il bollo e l’assicurazione.

A cosa serve il libretto di circolazione

Come detto, già solo l’importanza di possedere il libretto di circolazione poteva portare a pensare si potesse trattare di una notizia falsa. Infatti si tratta di un documento essenziale che accompagna ogni veicolo, certificandone l’idoneità alla circolazione.

Si tratta di un documento necessario alla circolazione del veicolo che il conducente deve sempre portare nel veicolo per poter circolare ed è rilasciato dall’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (Umc) e attesta i dati relativi alle caratteristiche tecniche del veicolo. Nel libretto, infatti, sono contenute informazioni sul mezzo, i dati del proprietario e la targa.

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