• 26 Novembre 2024 0:45

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La nuova sfida di Aruba, la MotoE

Mar 8, 2024

AGI – Siamo andati dentro la ‘casa’ di Aruba, il principale provider italiano, a Ponte San Pietro (Bergamo), dove si trova il più grande e moderno Data Center campus italiano, con i suoi 200.000 m². Qui la sicurezza è ai massimi livelli e non si entra se non con badge ‘gold’ per intenderci. Ad accompagnare la stampa in questa visita c’era l’Amministratore Delegato di Aruba, Stefano Cecconi, che ha illustrato come si sia trasformato il centro dati dalla sua apertura nel 2017 ad oggi e quali sono le strategie dell’azienda in ambito cloud.

 

Passi da gigante che hanno portato la società ad avere un network che continua a espandersi: ai tre i moduli di cui si compone attualmente il Global Cloud Data Center, si affiancano due ulteriori Data Center proprietari ad Arezzo ed il campus tecnologico in costruzione a Roma, Hyper Cloud Data Center, di imminente inaugurazione. Completano la rete, un ulteriore Data Center in Repubblica Ceca, e i data center partner che erogano servizi a livello europeo da Francoforte, Parigi, Varsavia e Londra. Ma torniamo a noi e al motivo della visita. L’occasione per cui ci hanno aperto le porte è stata la presentazione dell’ultimo progetto: Aruba SpA attraverso la business unit Aruba Cloud, parteciperà al campionato delle motoE, una classe di moto da corsa elettriche, parte del MotoGp con i piloti Chaz Davies ed Armando Pontone, della ‘Aruba Cloud MotoE Team’, questa la denominazione ufficiale della squadra. 

 

Sotto la torre della Legler, l’azienda tessile che occupava l’area riqualificata, l’amministratore delegato ha spiegato come cloud e motociclismo abbiano in comune più di quanto ci si potrebbe aspettare. “L’Aruba Cloud MotoE Team rappresenta a tutti gli effetti la sinergia di due mondi, tecnologico e sportivo – ha osservato Stefano Cecconi – che sono accomunati dall’impegno per l’innovazione sostenibile: il cloud rappresenta il futuro dell’IT così come i veicoli elettrici e la MotoE sono il futuro del settore motoristico. Di fatto la MotoE rappresenterà per noi un avamposto tecnologico dove sperimentare e sviluppare tecnologie Edge Cloud che nel prossimo futuro, così come la mobilità elettrica, potranno rappresentare una soluzione per migliorare ulteriormente le performance e l’efficienza dei servizi esistenti, oltre a permettere lo sviluppo di nuovi.”

Le similitudini tra mondo cloud e mondo motori non sono poche, a partire proprio dall’attenzione alla sostenibilità, come ha precisato Massimo Bandinelli marketing manager Aruba Cloud, parlando con Agi. E’ un tema fondamentale per il cloud quale prodotto innovativo e di minor impatto ambientale. La virtualizzazione delle risorse computazionali che è alla base del cloud computing, infatti, consente una riduzione dell’impiego dei server, e di conseguenza una riduzione delle emissioni o, nel caso dell’utilizzo di energia pulita, un risparmio di risorse naturali. “E’ vero che la mobilità elettrica rappresenta il domani ma anche il cloud, che è l’oggetto del nostro business, è esso stesso un oggetto estremamente sostenibile – ha spiegato – perché va a lavorare sul concetto di virtualizzazione: si va a fare un efficientamento delle risorse utilizzate. Il pay per use di fatto va ad efficientare quello che si va a consumare a fronte di una It di molti anni fa, in cui le risorse non avevano questo livello di efficientamento”.

 

 Ma qual è il vostro obiettivo, quali le ragioni che vi hanno spinto a questa connessione con il campionato elettrico? “La motoE per noi rappresenta un centro perfetto di sperimentazione, perché è un ‘oggetto’ estremamente connesso pre gara, post gara e durante la gara. È connessa al cloud sia in Edge, quindi presso la gara, ma anche in remoto. Quindi per noi diventa un centro di sperimentazione perfetto, per poi riportare l’innovazione che si genera sui nostri servizi”. In poche parole MotoE è un percorso parallelo che ingloba l’innovazione sostenibile, mettendo in pista alcuni dei più entusiasmanti progressi della mobilità elettrica prima che raggiungano i motociclisti di tutto il mondo.

Ducati è il costruttore (unico) per la categoria elettrica e fornisce a ciascuno dei 18 piloti delle nove diverse squadre una nuova V21L. E, in collaborazione con Enel X Way e Michelin, MotoE promuove l’innovazione anche nel campo dell’energia solare e nella capacità di ricarica mobile. Sempre più materiali sostenibili vengono impiegati negli pneumatici e il 2023 ha visto il 52% di materiali sostenibili utilizzati nei posteriori. Tecnologia che raggiungerà prima il massimo campo di prova su due ruote, la MotoGP, e infine la sua destinazione finale: milioni di utilizzatori. Nell’Auditorium Aruba, all’interno del Global Cloud Data Center sono state mostrate le moto e presentati ufficialmente i due piloti del team. 

 

“E’ per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione poter partecipare a questa nuova affascinante avventura insieme ad Aruba a cui sono legato da un decennio. Ed è ancora più emozionante poter cominciare virtualmente la stagione proprio all’interno del Global Cloud Data Center che posso dire di aver visto crescere negli anni – è intervenuto Chaz Davies -. Il Campionato del Mondo FIM Enel MotoE rappresenta una nuova entusiasmante sfida che non vedo l’ora di cominciare. Non vedo l’ora di essere in Portogallo tra qualche giorno per tornare a combattere in pista”. “Finalmente inizia la nostra stagione. Sono molto felice di poter guidare una di questa splendide Ducati V21L e non posso nascondere le emozioni per questa grande serata durante la quale abbiamo mostrato gli stupendi colori delle nostre livree a tanti amici e sponsor – ha detto Armando Pontone -. È chiaro che ci sia ancora tanto lavoro da fare essendo questo un progetto completamente nuovo per me. Le aspettative, però, sono davvero alte”. 

 

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