• 25 Febbraio 2025 8:02

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La nave in fiamme con un carico di Porsche

Feb 19, 2022

Che per il mondo dell’automotive gli ultimi due anni non fossero stati dei migliori è ormai storia nota. La pandemia prima e la crisi dei microprocessori poi ha letteralmente messo in ginocchio uno dei settori economici e industriali più importanti, con vendite che stentano a riprendersi e tornare ai livelli del passato. Ma, come recita un vecchio detto, “quando piove, diluvia” e a complicare ulteriormente la situazione ai produttori ci si mette anche una nave in fiamme.

Potrà sembrare infatti strano, ma l’ennesima stoccata al settore automotive arriva da una nave da carico in fiamme e alla deriva nell’oceano Atlantico, non molto distante dalle coste delle isole Azorre. Non si tratta, infatti, di un cargo qualsiasi: la nave lunga 200 metri e larga 32 è destinata al trasporto transoceanico di auto e all’interno delle sue stive ospita (o, per meglio dire, ospitava) un vero e proprio tesoro automobilistico destinato al continente americano.

Nave in fiamme nell’oceano Atlantico, addio alle auto di lusso

Partito dal porto tedesco di Emden il 10 febbraio scorso, il cargo era atteso per l’attracco a Davisville (Stati Uniti) il prossimo 23 febbraio, ma difficilmente riuscirà a completare il suo viaggio. L’incendio, partito proprio dalle stive e rapidamente diffusosi negli altri ambienti della nave, ha costretto l’equipaggio a chiamare i soccorsi e abbandonare il cargo e il suo prezioso carico. A bordo, oltre ai 22 membri dell’equipaggio, erano presenti oltre 3.000 modelli di auto di ogni tipo, tutte del gruppo Volkswagen.

Secondo le informazioni diffuse dalle agenzia di stampa, il carico del cargo alla deriva in fiamme era di quelli preziosi: secondo alcune ricostruzioni nelle stive erano “custodite” oltre 2.500 Porsche; secondo altre fonti, invece, le Porsche erano “solamente” 1.100, ma accompagnate da quasi 200 Bentley oltre a un numero imprecisato di Audi e Lamborghini. Insomma, qualunque sia la reale composizione del carico, si tratta comunque di un vero e proprio tesoro automobilistico finito probabilmente in fiamme. I listini di Porsche, Bentley e Lamborghini, come noto, non sono per tutte le tasche e si prevede che i danni provocati dalle fiamme possano superare le decine di milioni di euro.

L’armatore del cargo ha fatto sapere che, fiamme permettendo, sta già organizzando il recupero del relitto e nel giro di qualche settimana dovrebbe essere in grado di trarla in salvo all’interno di un porto. Secondo alcune agenzia stampa internazionali (come Reuters, che riporta le dichiarazioni del capitano Joao Mendes Cabecas), però, le fiamme avrebbero avvolto l’intera nave e l’incendio, alimentato dalle batterie al litio di alcuni veicoli, starebbe addirittura acquistando vigore.

Auto in fiamme sul cargo: cosa accade a chi le aveva ordinate

Nel frattempo, dall’altra parte dell’Oceano attendono notizie con impazienza. Chi aveva ordinato un’auto qualche mese fa vorrebbe infatti sapere cosa ne sarà del suo bolide e quanto tempo dovrà ancora attendere prima di riuscirsi a mettere al volante della Porsche o della Bentley che stava attendendo. Al momento, ovviamente, non è possibile dare notizie o informazioni certe, ma rifacendosi a quanto accaduto anche in passato (Porsche, ad esempio, era stata sua protagonista di un avvenimento simile nel 2019) è probabile che il produttore tedesco stia già predisponendo quanto necessario per ricostruire le auto distrutte nell’incendio.

Per completarne la produzione sarà necessaria qualche settimana (o, nella peggiore delle ipotesi, qualche mese), ma chi aveva ordinato e acquistato una delle auto a bordo del cargo in fiamme riceverà il suo veicolo in una manciata di mesi. Senza dover pagare alcunché, ovviamente.

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