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La mamma del 15enne ucciso a Pordenone: “Il processo alla soldatessa si faccia qui”

Ago 23, 2022

AGI – Il gip di Pordenone ha convalidato l’arresto di Julia Bravo, la 20enne aviere americana di stanza nella base Usaf di Aviano indagata per il reato di omicidio stradale. Il giudice ha anche confermato la misura degli arresti domiciliari, da applicarsi all’interno della stessa base dove la donna si trova tuttora.

La soldatessa statunitense domenica scorsa all’alba ha travolto e ucciso un quindicenne di Pordenone: secondo gli inquirenti, si era messa alla guida ubriaca. La giovane aviere Usa si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Julia Bravo è difesa dall’avvocato Aldo Masserut del foro di Pordenone. “Sono distrutta dal dispiacere, mi scuso con tutti per il dolore che ho causato”, ha detto nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto

La giovane aviere Usa ha chiesto di poter rilasciare dichiarazioni spontanee soltanto per porgere le scuse ai genitori e al fratello della vittima. La donna è agli arresti domiciliari all’interno della Base Usaf di Aviano.

“Quella donna deve essere processata in Italia e scontare fino in fondo l’intera pena”. A parlare è Barbara Scandella, la mamma di Giovanni Zanier, in una intervista rilasciata a Il Messaggero Veneto di Udine. “No – aggiunge – non potrò mai perdonare quella donna”.

Il dolore nella sua casa è entrato con una telefonata “da un’amica. Mi ha parlato di un incidente, dei ragazzi che erano con Giovanni in lacrime. Se sono in lacrime, mi sono detta, non può essere nulla di buono. E la nostra vita è cambiata per sempre”.

“Stamattina – aggiunge – sono entrata in camera sua, ho pianto e urlato: Giovanni, perché mi hai lasciata?”. “Mio figlio era nato per la socialità, era amico di tutti, legava con tutti. Era una persona amabile”. Sul tavolo c’è un mazzo di fiori, con una foto di Giovanni e la scritta Love. Vicino, i quotidiani con le foto del ragazzo. “Parlano delle strade buie – dice – forse i ragazzi avrebbero visto lei e avrebbero potuto salvarsi, visto che lei non era in condizione di vedere loro”. 

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