MILANO – Nel giorno in cui Cdp decide di investire in Telecom, Vivendi tira fuori la lista per il rinnovo del consiglio, che dovrebbe essere votata all’assemblea del 4 maggio, assemblea che i legali del fondo Elliott contestano in quanto nasce di conseguenza alle dimissioni simultanee di 8 consiglieri di Telecom, tutti in quota dell’azionista francese.
Il primo nome della lista di Vivendi è Amos Genish, attuale ad del gruppo, che dovrebbe essere nominato in consiglio anche all’assemblea del 24 aprile, segue Arnaud de Puyfontaine, ad di Vivendi e presidente esecutivo dimissionario di Telecom, Stephan Roussel, vice presidente di Vivendi e già consigliere di Telecom Italia fino al 2016, Franco Bernabè, vice presidente di Telecom ex ed ad della società per ben due volte, Giuseppina Capaldo, professore della Luiss di Roma e consigliere di Mps, Ferrari e Salini Impregilo e Michele Valensise, diplomatico italiano e coi requisiti di indipendenza. Ma oltre a de Puyfontaine, Vivendi avrebbe ripresentato in lista anche altri quattro ex consiglieri di Tim, gli stessi che lo scorso 22 marzo hanno rassegnato le dimissioni tra cui Fredric Crepin, esecutivo del gruppo Vivendi, insieme a Marella Moretti, Anna Jones e Camilla Antonini, tutte con i requisiti di indipendenza, e tra i dimissionari dell’attuale cda.
La lista di Vivendi ha, dunque, solo due nuovi nomi su dieci, Capaldo e Valensise, è composta da italiani ( di cui quattro donne) e cinque amministratori con i requisiti di indipendenza.