AGI – La Lazio non sfonda in casa del Verona ed è costretta al secondo pareggio consecutivo. Al Bentegodi finisce 1-1 con la rete di Pedro sul finire di primo tempo e il primo sigillo in Serie A di Ngonge a inizio seconda frazione: la squadra di Sarri sale a 39 punti in classifica, ma lascia per strada la grande chance di scavalcare la Roma e riprendersi il terzo posto; continua invece il periodo positivo degli uomini di Zaffaroni, che fanno un altro piccolo passettino in avanti portandosi a -4 dalla zona salvezza.
La prima grande occasione del match è a favore dei padroni di casa, che arrivano alla conclusione con Ngonge respinto da un attento Provedel, poi Doig avrebbe un apparentemente comodo tap-in da sfruttare ma getta tutto al vento.
A ridosso della mezz’ora è Immobile che prova a scuotere i biancocelesti sfiorando il vantaggio con un tentativo di mancino, mentre al 38′ dall’altra parte serve un gran riflesso di Provedel a evitare il possibile gol di Depaoli.
#VeronaLazio
Il commento di mister #Sarri: “Abbiamo pagato il primo quarto d’ora della ripresa”
➡️ https://t.co/YdyEghANwG pic.twitter.com/XuvNAoGy3p
— S.S.Lazio (@OfficialSSLazio)
February 6, 2023
Proprio a qualche istante dall’intervallo è la Lazio a sbloccare le marcature con una magia di Pedro che, spalle alla porta, gira improvvisamente con il mancino disegnando una traiettoria imprendibile per Montipò. In avvio di ripresa arriva subito la reazione del Verona, che la pareggia immediatamente con il bel colpo di testa di Ngonge sulla punizione tagliata di Lazovic, poi proprio con un destro a giro clamoroso del serbo sfiora addirittura l’immediato raddoppio, negato solo dal palo.
L’inerzia del match sembra cambiare improvvisamente e al 56′ serve un altro bell’intervento di Provedel a evitare che gli scaligeri la ribaltino con Doig. Dopo qualche minuto di affanno la squadra di Sarri si riassesta, ma fa fatica a rendersi nuovamente pericolosa nei pressi dell’area avversaria. La gara resta aperta a qualsiasi risultato e in pieno recupero la Lazio va a un passo dal colpo del ko con l’ex Zaccagni, che prova a risolvere di tacco in mischia trovando la parata di Montipò.
AGI – La Lazio non sfonda in casa del Verona ed è costretta al secondo pareggio consecutivo. Al Bentegodi finisce 1-1 con la rete di Pedro sul finire di primo tempo e il primo sigillo in Serie A di Ngonge a inizio seconda frazione: la squadra di Sarri sale a 39 punti in classifica, ma lascia per strada la grande chance di scavalcare la Roma e riprendersi il terzo posto; continua invece il periodo positivo degli uomini di Zaffaroni, che fanno un altro piccolo passettino in avanti portandosi a -4 dalla zona salvezza.
La prima grande occasione del match è a favore dei padroni di casa, che arrivano alla conclusione con Ngonge respinto da un attento Provedel, poi Doig avrebbe un apparentemente comodo tap-in da sfruttare ma getta tutto al vento.
A ridosso della mezz’ora è Immobile che prova a scuotere i biancocelesti sfiorando il vantaggio con un tentativo di mancino, mentre al 38′ dall’altra parte serve un gran riflesso di Provedel a evitare il possibile gol di Depaoli.
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February 6, 2023
Proprio a qualche istante dall’intervallo è la Lazio a sbloccare le marcature con una magia di Pedro che, spalle alla porta, gira improvvisamente con il mancino disegnando una traiettoria imprendibile per Montipò. In avvio di ripresa arriva subito la reazione del Verona, che la pareggia immediatamente con il bel colpo di testa di Ngonge sulla punizione tagliata di Lazovic, poi proprio con un destro a giro clamoroso del serbo sfiora addirittura l’immediato raddoppio, negato solo dal palo.
L’inerzia del match sembra cambiare improvvisamente e al 56′ serve un altro bell’intervento di Provedel a evitare che gli scaligeri la ribaltino con Doig. Dopo qualche minuto di affanno la squadra di Sarri si riassesta, ma fa fatica a rendersi nuovamente pericolosa nei pressi dell’area avversaria. La gara resta aperta a qualsiasi risultato e in pieno recupero la Lazio va a un passo dal colpo del ko con l’ex Zaccagni, che prova a risolvere di tacco in mischia trovando la parata di Montipò.